Intervento del presidente della Corte Costituzionale italiana Giovanni Maria Flick
Il presidente della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick, nella relazione sulla
giurisprudenza costituzionale nel 2008 alla presenza del capo dello Stato italiano
Giorgio Napolitano, ha affermato che su temi come il testamento biologico o il consenso
ai trattamenti sanitari sono necessarie “chiare scelte legislative”. Gli aspetti in
gioco – ha osservato - non possono restare “incidentalmente sfiorati” dalla Corte
Costituzionale. Sul fine vita – ha spiegato Giovanni Maria Flick – si deve evitare
che i giudici siano costretti a esorbitare dalle proprie funzioni. La legge sul fine
vita – ha aggiunto - è ormai inderogabile. Tra le diverse questioni sulle quali la
Corte è stata chiamata ad intervenire nel 2008 - ricorda l’Osservatore Romano - ci
sono stati temi etici. L’auspicio – ha detto il presidente della Consulta – è che
simili tematiche siano “oggetto di chiare opzioni legislative”. Secondo il presidente
della Corte Costituzionale, solo con la legge si può raggiungere “un ponderato equilibrio
di valori in gioco, soprattutto di fronte all’esplosione dei nuovi diritti determinata,
in particolare, dalle incessanti conquiste della scienza e della tecnica”. Il principio
di autoderminazione, da cui deriva il diritto di consenso informato – ha quindi precisato
Giovanni Maria Flick – è un principio cardine dell’ordinamento costituzionale. Altro
però è stabilire – e solo il legislatore può farlo – come regolare le questioni legate
al diritto all’alimentazione e all’idratazione. (A.L.)