2009-01-28 15:01:55

Israele riapre agli aiuti umanitari a Gaza. Raid contro i tunnel del contrabbando


Le autorità israeliane hanno riaperto stamattina uno dei valichi di confine con la Striscia di Gaza per consentire il passaggio di 200 camion con aiuti umanitari, ma al contempo hanno confermato l'intenzione di “ulteriori azioni di risposta” militare dopo l'imboscata di ieri contro una pattuglia, costata la vita a un soldato e il ferimento di altri tre. Effettuato anche un raid aereo contro i tunnel del contrabbando al confine fra Egitto e Gaza. Intanto, il nuovo inviato americano per il Medio Oriente, George Mitchell, oggi in Israele dopo la tappa al Cairo, insiste nel sollecitare “un prolungamento” e “un consolidamento” del fragile cessate-il-fuoco proclamato dalle parti il 18 e 19 gennaio, dopo le tre settimane di guerra dell'operazione "Piombo fuso".

Pakistan
Gli attacchi missilistici americani sono controproducenti e non aiutano la lotta al terrorismo. Lo ha detto alla televisione pakistana il portavoce del ministro degli Esteri del Paese, Mohammad Sadiq, dopo la dichiarazione del segretario alla Difesa americano, Robert Gates, che annunciava che gli Usa colpiranno Al Qaeda ovunque si trovi, non escludendo gli attacchi in Pakistan e quindi non cambiando la politica del precedente governo americano.

Iran
Quattro giovani fra i 18 e i 20 anni sono stati impiccati perché riconosciuti colpevoli di avere sequestrato e violentato un ragazzo di 16 anni. Le esecuzioni sono avvenute nel carcere di Mashhad, nell'est del Paese. I quattro avevano rapito due ragazzi di 16 anni davanti ad una scuola e li avevano portati nel deserto fuori dalla città. Uno dei due sequestrati era riuscito a fuggire, mentre il secondo era stato violentato. Queste impiccagioni portano a 36 il numero delle esecuzioni di cui si è avuta notizia in Iran dall'inizio dell'anno.

Iraq
E' cominciata oggi alle 7, ora locale, con il voto di oltre mezzo milione di agenti di polizia, militari, detenuti e malati disabili, la prima fase delle elezioni provinciali irachene per le quali sabato saranno chiamati alle urne circa 15 milioni di elettori in 14 delle 18 province del Paese. Secondo quanto ha reso noto la Commissione elettorale, per oggi sono stati allestiti 1.677 seggi in caserme, prigioni e ospedali, per favorire il voto di 614.998 elettori, ai quali con un inchiostro speciale viene marcato un dito per impedir loro di votare più volte. Ai detenuti, ha precisato la stessa fonte, è consentito il voto se non sono stati ancora sottoposti a processo o se sono stati condannati a pene detentive non superiori a cinque anni. I risultati della votazione di oggi verranno diffusi assieme ai risultati delle successive votazioni di sabato, ovvero, prevedibilmente, entro martedì prossimo. A contendersi i 440 seggi dei 14 Consigli provinciali - restano fuori dalla consultazione le tre province autonome curde e quella della contesa città settentrionale di Kirkuk - ci sono 14.431 candidati, di cui 3.912 donne. La loro campagna elettorale finirà domani sera, quando per gli elettori inizierà il periodo di "riflessione".

Somalia
Il parlamento somalo ha annunciato ieri sera di aver rinviato di cinque giorni le elezioni del nuovo presidente, dopo le dimissioni a fine dicembre di Abdullahi Yusuf Ahmed. In virtù della nuova carta di transizione del Paese, il nuovo presidente deve essere eletto nei 30 giorni successivi alle dimissioni del predecessore. Yusuf ha rassegnato le dimissioni il 29 dicembre scorso e il termine ultimo per scegliere il successore scade oggi. ''La maggior parte dei parlamentari ha accettato il rinvio, ma se possiamo farlo prima lo faremo'', ha detto il presidente del parlamento, Aden Mohamed Nur. In apparente contrasto con la decisione del parlamento, la commissione elettorale in un comunicato ha però precisato che il voto avrà luogo venerdì prossimo. “L'elezione avverrà il 30 gennaio e il presidente eletto presterà giuramento il giorno dopo”, si legge nel comunicato.

Onu - Costa d’Avorio
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato la diminuzione delle forze di pace delle Nazioni Unite in Costa d'Avorio. Il testo autorizza la riduzione delle truppe da 8.115 a 7.450, prendendo atto dei “progressi ottenuti dalle parti”. I caschi blu erano giunti nel Paese africano nel 2002 per sedare la guerra civile in corso. Il Consiglio dell’Onu ha però esortato i politici ivoriani a fissare un calendario elettorale preciso, con una data definitiva per le elezioni presidenziali, ritardate ormai da tre anni.

Cipro-Turchia
Il governo della Repubblica di Cipro ha deciso di portare all'attenzione della Corte europea dei Diritti umani le dichiarazioni del noto attore turco, Attila Olgac, il quale, giovedì scorso, durante un talk-show televisivo, ha confessato di aver sparato e ucciso a sangue freddo a un greco-cipriota di 19 anni, prigioniero di guerra, e di aver ucciso in circostanze imprecisate altri nove suoi connazionali. I fatti raccontati da Olgac sarebbero avvenuti durante l'intervento militare turco a Cipro nell'estate del 1974, che portò alla scomparsa di oltre 1.500 greco-ciprioti e di circa 500 turco-ciprioti. Il giorno seguente, travolto dalle reazioni dall'estero ma anche in patria, Olgac ha cercato di ritrattare quanto detto affermando che si trattava di idee per un film, ma le sue spiegazioni non hanno convinto nessuno. La decisione di portare la questione dei desaparecidos greco-ciprioti all'attenzione della giustizia europea, come ha annunciato questa sera a Nicosia il portavoce del governo Stefanos Stefanou, è giunta al termine di un incontro tra il capo dello Stato, Demetris Christofias, e il procuratore generale Petros Clerides.

UE-Cina
L'Unione europea spera che la visita in Europa del premier cinese, Wen Jiabao - che venerdì prossimo lo porterà a Bruxelles per un incontro con la Commissione Ue - possa rimettere le relazioni con Pechino sui binari e contribuire a programmare rapidamente un nuovo Vertice Ue-Cina, dopo quello del primo dicembre 2008 annullato a causa del Tibet. Il premier cinese - partito ieri con destinazione Svizzera, Germania, Bruxelles, Spagna e Gran Bretagna - parteciperà venerdì ad una riunione di lavoro con l'esecutivo europeo ed avrà un incontro con il suo presidente, José Manuel Durao Barroso. Contemporaneamente, un gruppo di commissari europei si incontrerà con i ministri che accompagnano Wen: l'auspicio di Bruxelles - hanno riferito fonti - è di arrivare a firmare alcuni protocolli di intesa per rafforzare la cooperazione su commercio, sicurezza, trasporto aereo e progetti Erasmus. A Bruxelles, Wen incontrerà anche l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza della Ue Javier Solana e la commissaria Ue alle relazioni esterne Benita Ferrero-Waldner.

Sri Lanka
I guerriglieri separatisti delle Tigri Tamil hanno preso in ostaggio 300 malati di un ospedale e li usano come scudi umani. A riferirlo sono i funzionari della Croce Rossa e delle Nazioni Unite presenti sul posto, che hanno cercato di raggiungere i malati. Intanto, ieri è giunto a Colombo, capitale dello Sri Lanka, il ministro degli Esteri indiano, Pranab Mukherjee, che intende assicurare un salvacondotto per i civili di etnia tamil che in Sri Lanka sono oltre 230 mila. I tamil cingalesi furono portati dall'India in Sri Lanka dagli inglesi e, avendo ancora molti legami nel Paese, chiedono di poterci tornare a causa della guerra tra il governo di Colombo e l'esercito di Liberazione delle Tigri Tamil, che sta provocando molte vittime: 200 solo negli ultimi due giorni.
ColombiaDue persone sono morte e almeno 20 sono rimaste ferite questa notte a nord di Bogotà a causa di una forte esplosione provocata da un ordigno piazzato in un quartiere residenziale. Secondo gli inquirenti, dietro l'attacco dinamitardo potrebbe esservi la guerriglia, anche se il movente sarebbe da collegare al racket delle estorsioni piuttosto che a ragioni politiche. Il ministro della Giustizia, Juan Manuel Santos, ha puntato il dito in particolare contro le Farc, le Forze armate rivoluzionarie di Colombia, che in passato hanno compiuto attentati dalle caratteristiche molto simili. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Francesca Ciacci)
 
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 28
 
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