L'art.23bis della riforma
dei servizi pubblici locali (L.133/2008) da alcuni è stato salutato con entusiasmo
perché farebbe piazza pulita delle gestioni pubbliche locali dipinte da molti come
sgangherati carrozzoni, da altri è stato demonizzato come l'anticamera della privatizzazione
selvaggia. Mentre i sindaci lombardi vincono la battaglia sull'acqua pubblica, sul
tema delle risorse idriche permangono molte perplessità e contrapporre pubblico/privato
rischia di portare fuori strada. Con noi l'avv. Tessarolo e l'economista Massarutto.