Appello del Consiglio ecumenico delle Chiese per le presidenziali in Congo
Il Consiglio ecumenico delle chiese cristiane del Congo-Brazzaville, durante una settimana
di preghiera, ha rivolto un appello alla classe politica e ai cittadini in vista delle
presidenziali di luglio. “Coscienti delle sfide da affrontare, – si legge nel comunicato
riportato dall’Agenzia Misna - l'anno 2009 sarà quello della pace della riconciliazione
sincera, del consolidamento del nostro percorso comune”. Evocando ancora l'appuntamento
elettorale, i religiosi sottolineano che il 2009 “sarà un anno delicato per il popolo
congolese per via delle presidenziali”. In nome della pace, da proteggere a tutti
costi, i membri del Consiglio ecumenico delle chiese cristiane chiedono ai politici
di “stabilire le basi necessarie per organizzare una votazione libera, credibile e
trasparente; rispettare le leggi in vigore, i principi democratici e la dignità umana
nel corso del processo elettorale; astenersi di atti intimidatori, di violenze e manipolazioni
e rispettare senza condizioni i risultati delle urne”. Poi rivolgendosi al popolo,
i responsabili religiosi li esortano a non lasciarsi “influenzare dalle polemiche,
dalla vendita delle coscienze, dalla ricerca di interessi partigiani a discapito dell'interesse
superiore della Nazione e del popolo”. In conclusione dell’incontro di preghiera,
che aveva come tema “Saranno tutti uniti nella tua mano”, i religiosi congolesi,
augurandosi un clima di normalizzazione totale nel Paese, ricordano come “le ferite
di guerra siano tuttavia ancora aperte: regionalismo, delinquenza, arricchimento illecito.
Tutti questi atteggiamenti negativi - affermano - devono essere banditi dal nostro
modo di gestire la società”. (F.C.)