Costa d’Avorio: i vescovi preoccupati per il rinvio delle elezioni
“I vescovi della Costa d’Avorio continuano ad interrogarsi sulla data delle elezioni”,
perché il Paese esca dalla guerra che perdura da troppo tempo: è quanto si legge nel
comunicato finale della 87.ma assemblea della Conferenza episcopale della Costa d’Avorio,
conclusasi nei giorni scorsi a Yamoussoukro. “A forza di rinvii si rischia di far
perdurare inutilmente questa situazione di né pace né guerra e la sofferenza degli
ivoriani” affermano i vescovi. Nella sua omelia, durante la messa che ha concluso
l’assemblea, mons. Marie Danile-Dadiet, vescovo di Korhogo, ha invitato i fedeli a
pregare perché i politici, che hanno il compito di governare il Paese, possano essere
animati dalla saggezza. “Che il cuore di tutti coloro che vivono in Costa d’Avorio
sia impregnato di pace e che Dio conceda un cuore ed uno spirito nuovo ai cristiani”
ha concluso il presule. Tra gli argomenti affrontati dalla Conferenza episcopale,
l’insegnamento cattolico e il problema dei salari dei docenti che difficilmente vengono
pagati, la formazione pastorale, la liturgia e il canto sacro, l’apostolato dei laici,
la futura Università Cattolica e l’ospedale cattolico che dovranno essere costruiti
nella capitale del Paese. Nella diocesi ivoriana di Gagnoa intanto, nel corso di una
liturgia eucaristica - che si è svolta nella cattedrale di Sant’Anna, alla quale hanno
preso parte il nunzio apostolico mons. Ambroise Madtha e il presidente della repubblica
Gbagbo - si è insediato il nuovo arcivescovo mons. Joseph Aké Yapo. All'omelia, citando
l'apostolo Paolo, mons. Yapo, attuale presidente della Conferenza episcopale ivoriana,
ha ricordato che l’annuncio del Vangelo è una necessità per il cristiano ed ha assicurato
ai fedeli dell’arcidiocesi la propria vicinanza. (T.C.)