A Madrid il vertice Onu sulla malnutrizione che causa la morte di 10 mila bambini
al giorno
Per concretizzare le promesse fatte nel vertice Fao del giugno scorso a Roma, oggi
e domani a Madrid si riuniscono i rappresentanti di 95 Paesi per decidere nuove strategie
in materia di sicurezza alimentare. Ogni giorno la malnutrizione uccide quasi 10mila
bambini a causa della mancanza di alimenti ricchi di elementi nutritivi, pertanto
sono necessari nuovi provvedimenti che fronteggino l’emergenza e un maggior coordinamento
delle politiche di lotta contro la fame. Secondo un appello – riportato dall’Osservatore
Romano - lanciato da Medici senza frontiere (Msf) e Action contre la faim (Acf),
almeno 55 milioni di bambini sotto i cinque anni continueranno a essere a rischio
malnutrizione se non verranno battute nuove strade. Sono necessari 3 miliardi di dollari;
dei 12,3 promessi dai leader mondiali al vertice Fao di Roma è stato donato ad oggi
solo un miliardo. Serve un piano specifico che valuti le necessità e individui i finanziamenti
concreti ai quali possano accedere i Paesi in via di sviluppo che includa una migliore
distribuzione degli alimenti, l’aumento della quantità di cibo disponibile per ogni
bambino e il lavoro in raccordo con le reti sociali. Anche Caritas Spagna ha lanciato
un appello – riportato dall’agenzia Zenit – perché i governi riconoscano “l’incoerenza
e l’inefficacia delle politiche degli ultimi decenni e a impegnarsi per affrontare
seriamente la crisi alimentare, ecologica ed energetica provocata dall’attuale modello
di sviluppo”. “Nessuno osa dire – afferma la Caritas in una nota – che la fame del
XXI secolo affonda le sue radici nella discriminazione e nell’emarginazione in cui
vivono milioni di persone e nella supremazia degli interessi commerciali ed economici
sui diritti umani”. Per questo si chiede che la riunione di Madrid orienti la lotta
alla fame dal punto di vista della realizzazione del diritto umano all’alimentazione.
(B.C)