2009-01-24 14:51:10

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


Domani, terza domenica del Tempo ordinario, la Liturgia propone il brano del Vangelo in cui Gesù, passando lungo il mare di Galilea, incontra Simone e Andrea, mentre gettano le reti in mare, e Giacomo e Andrea mentre riparano le reti, e dice loro:
 
“Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini”.

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia all'Università Lateranense:
 

 
(musica)

 
La vita di ogni uomo è costellata di incontri. Nell’incontro acquista rilievo la nostra fisionomia interiore, ma nella molteplicità e nella diversità di significato dei tanti incontri ce n’è uno che eccelle e si innalza su tutti: è l’incontro con Cristo. Questo è l’incontro decisivo in prima ed in ultima istanza. Andrea e Pietro, Giacomo e Giovanni, nell’incontro con Gesù, avevano fatto esperienza di una presenza incomparabile ed avevano assistito al sorgere in loro di una corrispondenza prima sconosciuta. Lo stare con quell’uomo li ridefiniva nei loro contorni interiori, come mai era avvenuto prima. Per questo, quando quel giorno passando li chiamò sarebbe stato irragionevole e irrazionale per loro non seguirlo. Paolo, anche lui posto di fronte a quella presenza, spiega la corrispondenza unica e singolare con Cristo, affermando che in lui siamo stati eletti dal Padre prima della creazione del mondo. Essendo quindi fatti di Lui, solo quando Egli ci viene incontro cominciamo ad esistere veramente. Così fu per Paolo alle porte di Damasco. Il resto o è preludio a questo o è perdita, dispersione, vanità.

 
(musica)







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