Pakistan: nuova ondata di violenza contro i cristiani
La violenza contro i cristiani in India ha superato le frontiere, coinvolgendo anche
il Paese vicino, il Pakistan. Un articolo pubblicato da “L'Osservatore Romano” -
ripreso dall'agenzia Zenit - spiega che chiese, scuole e istituzioni private, così
come decine di case di cristiani, sono state bersaglio di numerosi attacchi. Oltre
alle 170 scuole che hanno subito attacchi o danni negli ultimi due anni, più di 400
strutture educative si sono viste costrette a chiudere o a sospendere la propria attività.
La ragione è che il 15 gennaio scorso è stato annunciato da un'emittente locale un
decreto che minacciava di attentati e rappresaglie le scuole che stessero funzionando
dopo quella data. Presidi, insegnanti e genitori di istituzioni dirette da associazioni
cristiane o da altre comunità ed etnie indipendenti hanno deciso di chiudere le strutture
fino alla revoca dell'editto. L'articolo descrive il “clima di terrore” vissuto dagli
abitanti nel deserto di Swat, all'interno della provincia di frontiera del nord-ovest,
osservando che “si tratta di un territorio dove di fatto governano le bande dei talebani,
che hanno preso di mira in particolare gli istituti di educazione femminili”. A seguito
del lancio di bombe rudimentali, è stata distrutta anche una scuola diretta da una
comunità di suore carmelitane apostoliche originarie dello Sri Lanka, che aveva circa
mille studenti. La chiusura delle strutture ha pregiudicato circa 125.000 bambini
e giovani, che hanno dovuto sospendere gli studi a tempo indeterminato. La violenza
ha colpito anche vari templi e case nella provincia del Punjab: “un non precisato
numero di musulmani” ha “assaltato la chiesa e quattro abitazioni di cristiani nel
villaggio di Kot Lakha Singh, compiendo anche atti di tortura”. Gli assalitori hanno
attaccato anche altre case cristiane e sono entrati in chiese cattoliche e protestanti,
dove hanno distrutto testi sacri e danneggiato la mobilia. Anche se gli atti sono
stati denunciati alla polizia, nessuno è stato arrestato. (R.P.)