Mons. Monsengwo: il Sinodo per l'Africa porti pace e giustizia al continente
Si svolge oggi e domani a Roma la 18.ma riunione del Consiglio speciale della Segreteria
generale per il Sinodo dei Vescovi per l’Africa, che si terrà dal 4 al 25 ottobre
di quest’anno in Vaticano. Tema dell’assise ecclesiale sarà: La Chiesa in Africa al
servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace ‘Voi siete il sale della
terra…Voi siete la luce del mondo’ (Mt 5, 13.14)”. Ma cosa si aspetta la Chiesa africana
da questo evento? Xavier Sartre lo ha chiesto all’arcivescovo di Kinshasa,
mons. Laurent Monsengwo Pasinya:
R. –
Noi ci aspettiamo, dalla prossima Assemblea speciale, prima di tutto che ci sia più
riconciliazione in Africa, una riconciliazione che non sia semplicemente un’intesa
tra politici ma una riconciliazione che integri tutte le dimensioni della riconciliazione
cristiana che suppone il perdono e quindi suppone che ciascuno riconosca il male che
ha fatto, che chieda perdono, che accetti pure il perdono che l’altro offre e che
tra tutti ci sia la riconciliazione. Il cristiano, infatti, è una persona riconciliata
con Dio, con il prossimo e con la propria coscienza. E’ questa riconciliazione che
la Chiesa deve aiutare l’Africa a portare avanti dopo il nostro Sinodo. Poi c’è la
pace – come dicevano i vescovi africani: la Chiesa, famiglia di Dio, è il sacramento
e il luogo del perdono, della pace e della giustizia.
D.
– Che cosa può portare la Chiesa africana alla Chiesa universale?
R.
– La Chiesa africana ha l’eredità del primo Sinodo, cioè la Chiesa, famiglia di Dio,
una dimensione che porta a vedere i problemi di una Chiesa come problemi delle altre
Chiese. La Chiesa africana ci dice che i vescovi devono abituarsi a risolvere insieme
i problemi gli uni degli altri e non a considerare soltanto la propria parrocchia,
perché siamo tutti responsabili di tutti perché apparteniamo alla stessa Chiesa, famiglia
di Dio, e in famiglia c’è la stessa origine, lo stesso destino e c’è pure lo stesso
ardore nel difendere i valori comuni. (Montaggio a cura di Maria Brigini)