Unione Europea ed Egitto al lavoro per una soluzione definitiva della crisi nella
Striscia di Gaza
Sulla drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza la parola passa ora
alla diplomazia internazionale. Ieri, a Bruxelles, l’incontro tra i ministri degli
esteri dell’Ue e la collega israeliana Tzipi Livni, che esclude ogni negoziato con
Hamas. Il servizio di Stefano Leszczynski
I ministri degli esteri della Ue
hanno rivolto un accorato appello ad Israele perché riapra ''immediatamente'' i valichi
di accesso alla Striscia di Gaza. Tiepida tuttavia la risposta del ministro degli
esteri israeliano Tipzi Livni, che ha invece insistito sulla necessità di bloccare
il flusso di armi che arriva ad Hamas, soprattutto dall'Iran. Domenica prossima dovrebbe
arrivare a Bruxelles il presidente dell’ANP Abu Mazen per un vertice con i ministri
degli esteri di Giordania, Egitto e Turchia. Al centro dei colloqui è la drammatica
situazione umanitaria nella Striscia sulla quale tutti si dicono pronti a cooperare,
anche se il nodo da sciogliere resta quello di Hamas. Da Damasco, dove si trova in
esilio, il leader del movimento islamico integralista Khaled Meshal ha rivendicato
la legittimità di Hamas ad essere coinvolta in ogni negoziato ed ha chiesto ai paesi
arabi di versare i fondi per la ricostruizone direttamente nella casse del movmento
integralista. Prosegue intanto lo sforzo dell’Egitto nel tentare una mediazione tra
le parti in conflitto: oggi, dovrebbe arrivare al Cairo una delegazione israeliana
guidata da Amos Gilad, consigliere politico del ministro della Difesa israeliano,
Ehud Barak, mentre è stata rinviata a data da definirsi la riunione tra i 13 gruppi
palestinesi, rappresentativi delle fazioni in lotta per il potere in Palestina. Infine,
c’è da segnalare la denuncia di Amnesty International che ha accusato Israele di crimini
di guerra per avere utilizzato in maniera massiccia armi al fosforo bianco in zone
densamente popolate. Accuse respinte con sdegno da l ministro Livni che ha difeso
la correttezza delle operazioni militari.