2009-01-22 16:15:01

Iniziativa comune di vescovi statunitensi e messicani a sostegno degli immigrati


Dieci vescovi del Messico e degli Stati Uniti delle zone confinanti si riuniranno il 24 gennaio presso San Juan (Texas) per parlare d’immigrazione e, in particolare, dell’assistenza pastorale alle migliaia di persone e famiglie coinvolte in questo fenomeno. Il 25 del mese, nella cittadina di Renosa (Messico) i presuli presiederanno invece una giornata di preghiera nella Casa del migrante. Padre Hilario del Pozo Noyola, direttore della struttura, ha informato che i vescovi lasceranno un omaggio floreale presso la Croce del migrante, una statua di quasi tre metri che, collocata nelle vicinanze del fiume Bravo, vuole ricordare le molte persone, specialmente di nazionalità messicana, morte nel tentativo di entrare negli Stati Uniti. Padre del Pozo ha spiegato che le preghiere saranno fatte per i bisogni dei migranti e dei rifugiati e per loro famiglie e che particolare attenzione sarà dedicata ai bambini e agli anziani, che più degli altri soffrono per le divisioni imposte alle famiglie dalle misure di deportazione degli “illegali”,in vigore da almeno due anni negli Stati Uniti. Durante l’Eucaristia, che sarà celebrata nella Casa del migrante, dove in questo momento sono ospitate quasi 90 persone, sarà letto il Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, celebrata la scorsa domenica. Padre Hilario del Pozo Noyola ha ricordato anche quanto sia importante accogliere nel cuore l’invito del Santo Padre - nell’Angelus del 18 gennaio - ad imitare San Paolo: “Vorrei assicurare che la comunità cristiana guarda ad ogni persona e ad ogni famiglia con attenzione, e chiede a San Paolo la forza di un rinnovato slancio per favorire, in ogni parte del mondo, la pacifica convivenza tra uomini e donne di etnie, culture e religioni diverse. L’Apostolo ci dice quale fu il segreto della sua nuova vita: 'Anch’io – egli scrive – sono stato conquistato da Cristo Gesù'; e aggiunge: 'Fatevi miei imitatori'. Sì, ognuno di noi, secondo la propria vocazione e là dove vive e lavora, è chiamato a testimoniare il Vangelo, con una cura più grande per quei fratelli e sorelle che da altri Paesi, per diversi motivi, sono venuti a vivere in mezzo a noi, valorizzando così il fenomeno delle migrazioni come occasione di incontro tra civiltà. Preghiamo ed agiamo perché questo avvenga sempre in modo pacifico e costruttivo, nel rispetto e nel dialogo, prevenendo ogni tentazione di conflitto e di sopraffazione”. L’iniziativa congiunta dei vescovi statunitensi e messicani è l’ultima di numerose altre realizzate in questi ultimi mesi, anche alla luce dell’impegno verso una “riforma del sistema migratorio” anticipato dal neopresidente degli Stati Uniti Barack Obama. (A cura di Luis Badilla)







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