2009-01-22 16:41:14

Inizia domani a Roma il 17. mo Congresso nazionale dell’Ucsi


“La crisi del sistema dei media in Italia. Informazione senza etica?” E’ questo il tema del 17.esimo Congresso nazionale dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana (Ucsi) che aprirà i battenti domani pomeriggio a Roma, presso l’Auditorium del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. “Sarà l’occasione per invitare alla riflessione il giornalismo italiano sulla inderogabile esigenza di un’autoriforma che ponga la qualità al centro del prodotto informazione” spiega il presidente nazionale Massimo Milone. “L’obiettivo è duplice” continua il numero uno dell’Ucsi. “Tutelare i soggetti più deboli dell’opinione pubblica e dar vita, al tempo stesso, ad un comitato che, sotto l’egida del Capo dello Stato, con alte rappresentanze delle professioni, contribuisca a definire regole nuove e certe per un’informazione che rischia di essere travolta da tecnologie, mercati, superficialità d’analisi e crisi d’identità profonda”. Con un occhio attento alle giovani generazioni di giornalisti “per i quali” secondo Milone “il solo bagaglio tecnicistico non può bastare per costruire una presenza professionale che ha forti responsabilità civili e sociali nel paese”. Nell’occasione l’Ucsi, che celebra quest’anno i 50 anni di attività, ricorderà, con un intervento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, la figura di Emilio Rossi, già numero uno dell’associazione laicale, presidente del Centro Televisivo Vaticano, dirigente Rai, e presidente del Comitato Minori, recentemente scomparso. A Rossi è stato intitolato un premio che verrà consegnato a “5 testimoni che onorano il giornalismo italiano e che da sempre sono cristianamente ispirati nella professione”. Si tratta del direttore del quotidiano "Avvenire", Dino Boffo, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, il direttore della TGR Angela Buttiglione, il dirigente Rai, già più volte direttore del Tg1 Albino Longhi, e Angelo Paoluzi, coordinatore del laboratorio della scuola di giornalismo dell’Università LUMSA. Al centro dei lavori congressuali, la riforma del sistema radiotelevisivo e la proposta di un servizio pubblico ispirato a criteri di qualità, pluralismo e rispetto dell’utente. “L’Ucsi” rileva Milone “è consapevole che le nuove frontiere della comunicazione sono di certo nuovi sistemi di garanzia, con tutti gli attori che devono rivedere le proprie rigidità e posizioni, ma sono anche contemporaneamente sistemi di responsabilità degli operatori nei confronti del cittadino”. Alla due giorni prenderanno parte, tra gli altri, mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, mons. Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, Angelo Scelzo, sottosegretario del Pontificio delle Consiglio Comunicazioni Sociali e padre Pasquale Borgomeo consulente ecclesiastico dell’Ucsi. (A cura di Davide Dionisi)







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