2009-01-22 16:00:23

Al via a Roma le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana


Si svolgono, da oggi fino a domenica, a Roma, le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana. Quattro giorni di lavori, per permettere ai discepoli di Don Bosco di riflettere sugli obiettivi raggiunti dalla Congregazione Salesiana durante lo scorso anno e per pianificare le attività del 2009. Circa 360 i partecipanti provenienti da da oltre 20 Paesi. Al microfono di Isabella Piro, ascoltiamo in proposito don Adriano Bregolin, vicario del rettor maggiore dei Salesiani:RealAudioMP3


R. – Questa è la XXVI edizione di queste giornate che noi facciamo come Famiglia Salesiana, cioè come insieme di gruppi – congregazioni, istituti secolari e anche associazioni di fedeli laici – che si ritrovano sotto il segno del carisma di don Bosco, questo grande santo apostolo dei giovani. E’ un appuntamento durante il quale noi riflettiamo soprattutto sulla “Strenna” del rettor maggiore, cioè su quel messaggio particolare che viene dato all’inizio del nuovo anno e che diventa ispiratore di un punto di attenzione, di comunione e di apostolato.

 
D. – Il tema della “Strenna” di quest’anno è “Impegniamoci a fare della Famiglia Salesiana un vasto movimento di persone per la salvezza dei giovani”: perché questa scelta?

 
R. – Le “Strenne” degli scorsi anni hanno puntato su temi molto vitali, come l’aspetto della famiglia, la scelta della vita, la scelta dell’educazione. Quets’anno torniamo a riflettere un po’ sulla nostra identità e sulla nostra missione, proprio per prendere coscienza che abbiamo una grande potenzialità nel nostro essere insieme. Le sfide delle "Strenne" degli anni precedenti possono trovare così una soluzione nel segno di una maggiore sinergia. Oggi, infatti, la grande sfida dell’educazione, l’emergenza educativa – come dice Benedetto XVI – e la sfida dell’evangelizzazione sono talmente grandi che nessuno può operare da solo, dobbiamo cercare il più possibile modi di lavorare insieme proprio per essere più efficaci.

 
D. – Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana quest’anno coincidono, in parte, con la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il tema dell’ecumenismo sarà al centro delle vostre riflessioni?

 
R. – Non sarà direttamente al centro però sarà certamente un tema presente perché la Famiglia Salesiana lavora anche in contesti dove ci sono altre Chiese cristiane e anche in contesti dove praticamente la religione cristiana è una minoranza e deve dialogare con le altre religioni. Penso soprattutto al subcontinente dell’India … Abbiamo presenze forti nel Medio Oriente e nell’Est europeo. E certamente questa grande ansia della Chiesa universale di essere una realtà sola è anche un motivo ispiratore che ci riconduce così alla nostra scelta dell’essere insieme. L’unità è anche una grande unità di intenti per realizzare il Regno di Dio.

 
D. – Nel 2009, la Congregazione salesiana festeggia il 150.mo anniversario di fondazione: come vi state preparando a questo evento?

 
R. – Avremo durante l’anno soprattutto delle azioni di approfondimento, soprattutto all’interno della nostra congregazione, riflettendo sul grande dono che don Bosco rappresenta per la Chiesa tutta e per la nostra stessa vita. Questo 150.mo per noi è anche l’occasione per rinnovare la nostra consacrazione religiosa, voler rendere presente don Bosco proprio nella Chiesa e nella società di oggi. Oltre a questo, vi sarà anche il pellegrinaggio delle reliquie di don Bosco, che continuerà per diversi anni fino al 2015, anno che rappresenterà il secondo centenario della nascita del nostro fondatore.







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