Parte oggi la Campagna “Target 2015: promuovere la sostenibilità ambientale”. Organizzata
dalla Focsiv, che riunisce le associazioni cristiane di volontariato, l’iniziativa
tende a coinvolgere ogni singolo cittadino con lo scopo di raggiungere uno degli otto
obiettivi che nel 2000 tutti gli Stati membri dell’Onu si sono impegnati a raggiungere
nel 2015. I dettagli nell’intervista di Emanuela Campanile alla coordinatrice
della Campagna per l’Italia, Cecilia Dall’Olio:
R.
– Target 2015 è proprio perché l’obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale
è uno degli otto obiettivi, il settimo, di questa dichiarazione del Millennio. Quindi,
la campagna crea un clima di giustizia ed è fatta appunto proprio per fare in modo
che questo settimo obiettivo del Millennio sia realizzato in pieno. L’occasione viene
- ed è il momento opportuno il 2009 - perché a dicembre ci sarà un’importantissima
conferenza internazionale a Copenaghen, proprio per discutere su queste questioni
per la prevenzione dei cambiamenti climatici e per adeguarsi a quelli ormai inevitabili.
D. - Questo binomio ambiente-giustizia: probabilmente
quando ci capiterà di sprecare qualcosa, forse ci verrà alla mente la parola “giustizia”
e lo sforzo anche di cambiare abitudini sarà per lo meno un po’ più facile...
R.
– Perché la Focsiv, una federazione di organismi di volontariato internazionale, promuove
una campagna sul tema ambientale? Ci sono organizzazioni che molto meglio di noi si
occupano di questi temi. E noi l’abbiamo lanciata proprio perché la problematica della
sostenibilità ambientale è legata strettamente alla problematica della povertà. Diceva
Chico Mendez, un ambientalista brasiliano, che è morto per difendere l’Amazzonia:
“All’inizio credevo di combattere per salvare gli alberi di caucciù, poi credevo di
combattere per salvare la foresta amazzonica, oggi mi accorgo che sto combattendo
per l’umanità”. E questo è profondamente vero. I Paesi più poveri del mondo stanno
pagando fortemente politiche cieche, riguardo al futuro e alla sostenibilità ambientale.
Se da noi i cambiamenti climatici sicuramente ci creano problemi, possiamo immaginare
per dei Paesi che si reggono sull’agricoltura che cosa può voler dire una siccità.
Abbiamo visto le inondazioni in tragiche situazioni. Quindi, noi siamo sempre, come
ci ha richiamato il Santo Padre nel messaggio per la Giornata mondiale di quest’anno,
per mettere i poveri al primo posto. Cercheremo sempre di mettere alla luce della
Dottrina sociale della Chiesa l’uomo, davanti ai nostri occhi. I poveri non possono
aspettare. Ci sono tante persone che stanno soffrendo le conseguenze di un mondo che
non sta girando nel modo giusto e ci richiamano alla nostra responsabilità ora.(Montaggio
a cura di Maria Brigini)