Il cordoglio del Papa per la morte del cardinale Stéphanos Ghattas, patriarca emerito
di Alessandria dei Copti: aveva 89 anni
Si è spento ieri al Cairo il patriarca emerito di Alessandria dei Copti, Stéphanos
Ghattas II: il 16 gennaio scorso aveva compiuto 89 anni. Il Papa ha espresso il suo
cordoglio per il decesso del porporato in un telegramma inviato a Sua Beatitudine
Antonios Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti. Benedetto XVI eleva la sua preghiera
a Cristo Risorto perché accolga “nella sua gioia e nella sua pace questo fedele servitore
della Chiesa, che prima come missionario nella Congregazione della Missione, poi come
vescovo di Luxor e infine come patriarca, si è dedicato con zelo e semplicità al servizio
del Popolo di Dio, in uno spirito di dialogo e di convivialità con tutti”.
Il
porporato egiziano era nato a Cheikh-Zein-el-Dine vicino Tahta. Entrato nel seminario
minore del Cairo nell'agosto del 1929 aveva compiuto gli studi classici nel collegio
della Santa Famiglia dei Padri Gesuiti, concludendoli nel giugno 1938. Era stato poi
inviato a Roma presso il Collegio «De Propaganda Fide» dove aveva conseguito la laurea
in Filosofia e Teologia. Ordinato sacerdote a Roma il 25 marzo 1944, torna in Egitto
come professore di Filosofia e Teologia Dogmatica presso il seminario maggiore di
Tahta e poi di Tanta. Nel 1952 entra nella Congregazione della Missione di San Vincenzo
de' Paoli (Lazzaristi) compiendo il noviziato a Parigi. Dopo sei anni di apostolato
in Libano, è nominato economo e poi superiore dei Lazzaristi ad Alessandria. L'8 maggio
1967 il Sinodo copto-cattolico lo elegge vescovo di Luqsor dei Copti e riceve l'ordinazione
episcopale il 9 giugno dello stesso anno nella chiesa dei Padri Lazzaristi, ad Alessandria:
dopo una settimana fa il suo ingresso nella cattedrale di Tahta. Dopo aver terminato
la costruzione del vescovado di Luqsor, vi soggiorna fino al 24 febbraio 1984, giorno
in cui viene nominato amministratore apostolico del patriarcato, per sostituire Sua
Beatitudine Stéphanos I Sidarous, anziano e malato. Avendo quest'ultimo dato le dimissioni,
il Sinodo copto-cattolico, riunito nella residenza patriarcale di Pont-de-Koubbeh,
il 9 giugno 1986 elegge all'unanimità mons. Andraos Ghattas patriarca di Alessandria.
Assume il nome di Stéphanos II, per devozione e affetto verso il suo illustre predecessore
e per indicare la continuità. Giovanni Paolo II gli concede la "ecclesiastica communio"
il 23 giugno 1986. Nel giugno del 1997 il Patriarca guida la visita «ad limina» dei
vescovi dell'assemblea della gerarchia cattolica d'Egitto e, rivolgendosi al Santo
Padre a nome dei presuli nel corso dell'udienza, riafferma la fedeltà e la devozione
della Chiesa cattolica del Paese verso il Successore di Pietro, «messaggero della
pace universale e del dialogo fraterno». Nel corso dello storico pellegrinaggio di
Giovanni Paolo II al Monte Sinai, dal 24 al 26 febbraio 2000, accoglie il Santo Padre
accompagnandone quotidianamente i passi oranti e silenti sulle orme di Mosè. Nel corso
dell'Anno Santo, il patriarca guida il pellegrinaggio giubilare della Chiesa Copta
Cattolica, culminato nella divina liturgia in rito copto-alessandrino celebrata il
14 agosto nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Quattro giorni dopo, la mattina
del 18 agosto, accompagna 450 pellegrini del patriarcato di Alessandria dei Copti,
ricevuti in udienza a Castel Gandolfo per esprimere al Papa un affettuoso e corale
«grazie giubilare» per la visita compiuta nel mese di febbraio. È stato Presidente
del Sinodo della Chiesa Copta Cattolica e dell'assemblea della gerarchia cattolica
d'Egitto. Giovanni Paolo II lo crea cardinale il 21 febbraio 2001. Il Sinodo dei Vescovi
della Chiesa Copta cattolica riunitosi dal 27 al 30 marzo 2006, accetta la rinuncia
all’ufficio patriarcale del porporato. Con il suo decesso il Collegio Cardinalizio
risulta composto da 189 Cardinali, dei quali 116 elettori e 73 non elettori.