2009-01-20 14:40:02

Ieri giornata di studi su San Paolo all’Università Gregoriana di Roma


La giornata di studi dedicata dalla Pontificia Università Gregoriana a Paulo Apostolo Martyri per celebrare l’Anno Paolino è stata caratterizzata ieri pomeriggio da cinque relazioni di crescente interesse, a cominciare da quella di mons. Antonio Pitta, docente di Teologia alla “Lateranense”, sulla realtà storico-sociologica di Roma all’epoca dell’Apostolo come emerge dalla parte conclusiva della sua Lettera ai Romani. L’onomastica del capitolo 16 dimostra, ha detto, che le comunità romane – dalla connotazione domestica, intragiudaica e di umile estrazione – pur non essendo fondate da Paolo, conoscono e tendono a strumentalizzare il suo modo di concepire le relazioni con la Legge e la tradizione ebraica, divise come sono tra “puri” e “impuri” nella comunione di mensa. Un’affascinante indagine sulla genesi e lo sviluppo della cosiddetta Iohannipolis - l’insediamento urbano e monastico che si sviluppa nel Medioevo attorno alla Basilica di San Paolo che porta il nome di papa Giovanni VIII (872-882) e di cui non vi è più traccia dalla fine del 1300 - è stata compiuta dall’archeologa Lucrezia Spera del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, direttrice dei recenti scavi attorno alla Basilica. Un sito intorno al quale si svolgerà il primo aprile un convegno a Roma. Il padre gesuita Jos Janssens della “Gregoriana”, ha fatto una relazione sui monumenti paleocristiani di Roma nei quali sono raffigurati gli apostoli Pietro e Paolo; Caterina Papi dell’ “Antonianum” sull’apostolo Paolo si è occupata delle iscrizioni cristiane di Roma e infine Ottavio Bucarelli della “Gregoriana” ha analizzato la devozione e il pellegrinaggio alla tomba di Paolo dall’antichità al Medioevo. (A cura di Graziano Motta)







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