Migliaia di sfollati per attacchi dei ribelli ugandesi nel nord-est del Congo
Migliaia di sfollati si stanno dirigendo in queste ore verso la città di Dungu, uno
dei principali centri della Provincia orientale, per sfuggire a incursioni attribuite
ai ribelli ugandesi dell’Esercito del Signore (Lord’s Resistance Army, Lra). Lo hanno
riferito all’agenzia Misna fonti della Caritas della diocesi di Dungu-Doruma aggiungendo
che è difficile poter dare una stima corretta di quanti siano i civili in fuga. Secondo
la stessa fonte, dalla nuova ondata di attacchi che dal 24 dicembre scorso sta interessando
questa remota parte del paese al confine con Sudan e Repubblica Centrafricana, il
numero delle vittime è ormai superiore al migliaio; altre fonti riferiscono stime
più prudenti, per l’organizzazione americana ‘Human rights watch’ sarebbero 620; alcune
centinaia di persone sono state inoltre prese in ostaggio. Negli ultimi giorni segnalazioni
di incursioni non sempre verificabili sono venute dalle località di Tora e Libombi;
nelle vicinanze di Tora sembra sia stata attaccata la chiesa di Bimi dove alcuni fedeli
in preghiera avrebbero perso la vita; ad ogni attacco si è ripetuto un copione già
visto in precedenza a Faradje, Duru e Doruma con la distruzione di abitazioni ed edifici
pubblici. Gli attacchi attribuiti all’Lra, cominciati a metà settembre, sono aumentati
in frequenza a partire dal 24 dicembre, subito dopo un’operazione militare congiunta
organizzata da Repubblica Democratica del Congo, Uganda e Sud Sudan; da allora, secondo
diverse fonti locali anche della Misna, i ribelli si sono divisi in piccoli gruppi
disperdendosi nelle fitte foreste della regione e rappresentando un problema alla
sicurezza ancor più grande. (R.P.)