2009-01-19 15:32:33

Dura reazione dei cattolici inglesi ai test prenatali per individuare l’autismo


Uno studio fatto da un team di scienziati dell’Università di Cambridge, in Gran Bretagna, sulla possibilità di individuare la nascita di un bambino autistico attraverso un semplice test prenatale, ha scatenato la reazione e la preoccupazione del mondo cattolico. Il primo ad intervenire è stato il portavoce della conferenza episcopale di Inghilterra e Galles che ha esortato a “riscoprire la dignità fondamentale e il valore di ogni vita umana dai suoi inizi”. La direttrice di un istituto bioetico cattolico, il “Linacre Centre for healthcare ethics”, ha detto, come riporta il quotidiano “L’Osservatore Romano”, che “a meno che non esista un trattamento prenatale per l'autismo, un test sarebbe disastroso”. “Tutte le persone autistiche – ha continuato la direttrice - hanno lo stesso diritto di vivere degli altri. I genitori dei bambini autistici dovrebbero essere sostenuti e non invitati a porre fine alla vita dei figli prima ancora di averli conosciuti”. Il professore di Cambridge Simon Baron-Cohen, che ha guidato le ricerche, si difende affermando che la sua scoperta non costringerà i genitori a porre fine alla gravidanza, ma li informerà, l’aborto poi rimarrà una loro scelta. Al progetto di individuare l’autismo tramite amniocentesi, si oppongono anche i genitori di bambini che presentano il problema perché temono che ciò porti a una maggior discriminazione e a meno aiuti per i loro figli. (F.C.)







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