2009-01-19 15:15:19

Domani a Washington la cerimonia di insediamento del nuovo presidente Usa Barack Obama


Con una cerimonia che inizierà domani alle ore 12 di Washington, prenderà il via ufficialmente la presidenza del primo afro-americano eletto alla Casa Bianca. Ma la prima giornata ieri di Barack Obama a Washington è già stata un evento. Il servizio dagli Stati Uniti di Elena Molinari:RealAudioMP3

 

 
La prima giornata di Obama a Washington è incominciata ieri con una visita al cimitero di Arlington, seguita da una cerimonia religiosa alla “Nineteen Baptist Church”, storica chiesa della comunità nera di Washington. Intanto, la capitale veniva invasa da 750 mila persone che hanno poi seguito un concerto davanti al monumento di Lincoln, dove lo stesso presidente eletto ha pronunciato un discorso:
 
“Hello, America! I want to thank all of you …”.

 
Ogni cosa è possible in America, ha ribadito Obama, non senza però lanciare ancora una volta un ammonimento: “Ci vorranno non mesi, ma anni per far fronte ai problemi del Paese”. Sul palco si sono poi alternati Bruce Springsteen, Bono, Tom Hanks, e Denzel Washington. Toni solenni ma similmente sobri sono attesi anche per il discorso dell’inaugurazione di domani. Obama inviterà infatti ad inaugurare una cultura di responsabilità negli affari come in politica, quindi chiederà agli americani di rimboccarsi le maniche per risollevarsi dalla crisi, più forti e uniti che mai.

 
Iniziate le celebrazioni per l’insediamento ufficiale di domani, Barack Obama ha già annunciato una “nuova era di responsabilità”. Sulle priorità del 44.mo presidente degli Stati Uniti, l'opinione di Giuseppe Mammarella, professore emerito della "Stanford University" in California, intervistato da Giada Aquilino:RealAudioMP3

 R. – Direi che le prime preoccupazioni di Obama saranno senz’altro quelle dell’economia; per il momento sappiamo che intende diminuire le tasse - si parla di contribuenti con meno di 250 mila dollari -, poi ci sarà un grosso programma d’interventi sulle infrastrutture - infrastrutture che hanno bisogno di questi interventi, cioè i ponti, le strade, le autostrade, ecc…, che sono in cattive condizioni. Però c’è da chiedersi se questi lavori pubblici potranno assorbire una disoccupazione che proviene soprattutto dal terziario - i bancari, le industrie, ecc… - e poi il costo del denaro, ormai a tasso zero, e probabilmente anche nuovi interventi e nuove richieste di fondi.

 
D. – In campo internazionale, con le guerre in Iraq e Afghanistan, ora la crisi da superare è quella di Gaza, con una tregua ancora in bilico; quale sarà il ruolo degli Stati Uniti?

 
R. – A questo punto, gli Stati Uniti intervengono in un momento in cui la soluzione del problema di Gaza è – in una certa misura – già impostato, nel senso che ha visto una partecipazione molto attiva da parte dell’Europa, quindi gli americani dovranno necessariamente sostenere e accettare questo tipo d’interventi.

 
D. – La squadra di Obama, in materia di politica estera, è composta da Hilary Clinton e Robert Gates ma anche da due negoziatori esperti: Dennis Ross, che mediò proprio in Medio Oriente, e Richard Holbrooke, mediatore nei Balcani. C’è già un piano, una linea, una bozza per la crisi israelo-palestinese?
 R. – Non credo. Al momento attuale, non credo; mi sembra che gli stessi Paesi europei si inseriscono in una situazione che è tutt’altro che chiara, quindi la questione è ancora aperta. Certamente il dipartimento di Stato si sta rafforzando; questo è molto importante, perché Hillary Clinton ha fatto tutta una serie di nomine estremamente prestigiose per ciascun settore, per ciascuno scacchiere della politica internazionale. Quindi vedremo, probabilmente, una ripresa della diplomazia.

Iraq
Tre civili iracheni sono stati uccisi dall'esplosione di un ordigno nel corso di scontri armati a Mossul e nella cittadina di Isaaqi, nel Nord dell'Iraq. Inoltre, un capitano della polizia irachena è stato ucciso e altre sette persone, tra cui un soldato, sono rimaste ferite dall'esplosione di un ordigno nella parte sud-orientale di Baghdad.

Afghanistan
Un attentatore suicida ha fatto esplodere un'auto imbottita di esplosivo all'esterno di una base Nato nella provincia sudorientale di Khost, uccidendo almeno un afghano. Un addetto stampa della Nato ha detto che l'Alleanza Atlantica non ha avuto perdite nell'attacco. Sono rimasti feriti sette afghani, comprese guardie della base.

Pakistan
Sono ripresi i rifornimenti alle truppe alleate in Afghanistan attraverso il Khyber Pass, interrotti stamani dalle autorità pachistane dopo un attacco dei ribelli talebani con lanciarazzi contro un campo dell'esercito, che aveva fatto un morto e dieci feriti. La strada per il Khyber Pass è stata riaperta dopo che le forze di sicurezza hanno catturato dieci uomini sospettati di aver condotto l'attacco.

Emergenza gas: attesa nel pomeriggio la firma tra Mosca e Kiev
È attesa nel pomeriggio, alla presenza del premier russo Vladimir Putin e di quello ucraino Iulia Timoshenko, la firma all'accordo per le forniture di gas a Kiev. L'accordo era stato annunciato nelle prime ore di ieri dagli stessi capi di governo dopo una lunga e faticosa mediazione: l'intesa prevede che Kiev paghi un prezzo basato sulla formula europea con un ribasso del 20% per il 2009, ma a tariffe di transito invariate, per poi passare ai normali prezzi di mercato dal primo gennaio 2010 (anche per il transito). I due premier avevano anche reso noto che dopo la firma sarebbe ripreso il transito del metano russo destinato all'Europa attraverso i gasdotti ucraini, bloccato dal 7 gennaio, quando Gazprom ha chiuso i rubinetti accusando Kiev di rubare il gas. L'Europa importa circa il 30% del metano dalla Russia, l'80% del quale passa nel territorio ucraino.

Sanzioni dal Cremlino a chi venderà armi alla Georgia
Il presidente russo Dmitri Medvedev ha firmato un decreto che bandisce la vendita o il trasferimento alla Georgia di armi e materiale bellico o prodotti a doppio uso (civile e militare) dalla Russia e che prevede sanzioni economiche verso i Paesi stranieri che si renderanno responsabili di tali attività. Lo riferisce l'agenzia Interfax citando il Cremlino. A proporre “speciali misure economiche”, in base al decreto, sarà il governo. Il provvedimento prevede la limitazione o la cancellazione della cooperazione tecnico-militare con quei Paesi o quelle organizzazioni straniere che venderanno o trasferiranno a Tbilisi materiale bellico progettato o prodotto in Russia.

Crisi economica
Il governo inglese ha annunciato un nuovo piano di sostegno al sistema bancario finalizzato a rilanciare prestiti e credito. Dopo la ricapitalizzazione delle banche dell'ottobre scorso, il governo di Londra dà avvio a un piano volto soprattutto a garantire i prestiti effettuati dalle banche, allo scopo di incoraggiare il rilancio del credito nel Paese. “A fronte del rallentamento economico mondiale che si è intensificato negli ultimi due mesi - scrive il Ministero delle finanze in un comunicato - il governo annuncia un pacchetto di misure per rinforzare la stabilità del sistema finanziario, accrescere la fiducia e sostenere la ripresa economica”.

El Salvador
Con una metà dei voti scrutinati l'opposizione di sinistra salvadoregna del Fronte nazionale di liberazione Farabundo Marti è in testa rispetto all'Arena, l'Alleanza di destra al governo del paese da 20 anni. Lo rende noto la commissione elettorale. Il Fronte, ex organizzazione della guerriglia durante la guerra civile conclusasi nel 1992, ha subito rivendicato la vittoria affermando che si tratta di “un'elezione storica”. Il tasso di partecipazione al voto, secondo la missione di osservatori dell'Ue è stato del 50%. Un buon risultato nelle elezioni di ieri, per il rinnovo del parlamento e delle municipalità, darebbe una forte spinta al candidato presidenziale del Fronte Mauricio Funes in vista delle elezioni previste in marzo. L'Fmln ha ottenuto fino ad ora 489.030 voti contro i 437.561 del partito del presidente Elias Antonio Saca, al governo da 20 anni. Secondo le proiezione questo risultato garantirebbe al Fronte 37 deputati (+5) all'Assemblea nazionale rispetto ai 33 (-1) dell'Alleanza. Ai partiti minori andrebbero 14 seggi.

Kenya
Almeno 26 morti e 25 feriti, numerosi dei quali in gravi condizioni. È il tragico bilancio di un incidente stradale avvenuto la scorsa notte in Kenya sulla strada che da Nairobi conduce a Mombasa: una superstrada completamente sconnessa dove gli incidenti sono estremamente frequenti. Si sono scontrati un pullman che si dirigeva a Nairobi ed un camion diretto a Mombasa. Lo rendono noto fonti ufficiali della polizia, precisando che si teme che il bilancio possa aggravarsi.

Immigrazione irregolare
Il cadavere di un extracomunitario, quasi certamente morto durante una traversata dalle coste nordafricane, è stato recuperato in mare al largo dell'isola di Malta. Il corpo - in avanzato stato di decomposizione - è stato localizzato da una motovedetta della marina maltese dopo la segnalazione dell'equipaggio di un peschereccio. In questi ultimi mesi sono stati numerosi i cadaveri di migranti, vittime di naufragi, recuperati al largo di Malta.

Taiwan
Si è aperto oggi a Taiwan il processo per corruzione contro Chen Shui-bian, l'ex presidente accusato di essersi illecitamente impadronito di 3,15 milioni di dollari di denaro pubblico con la complicità della moglie, Wu Shu-chen. L'ex-presidente ha accusato il suo successore, Ma Ying-jeou, di perseguitarlo per ragioni politiche. Arrestato una prima volta in novembre, Chen Shui-bian alzò davanti alle telecamere i pugni stretti dalle manette, denunciando la “persecuzione” e inneggiando all'indipendenza di Taiwan. In seguito fu rilasciato e arrestato una seconda volta alla fine di dicembre. L'ergastolo è la massima pena prevista per i reati di cui è accusato. L'isola è di fatto indipendente dal 1949, ma Pechino la ritiene parte integrante del proprio territorio.

Sale la tensione tra Corea del nord e Corea del Sud
La Corea del Sud ha deciso di mantenere in stato di allerta le proprie truppe a ridosso della frontiera con il Nord, dopo le dure minacce di “confronto militare” partite da Pyongyang nel fine settimana. Ad allarmare in maniera particolare il governo sudcoreano è stato il tono utilizzato questa volta dal regime comunista, giudicato “diverso dal solito” e dietro al quale potrebbero celarsi intenzioni più serie rispetto alle frequenti minacce rivolte negli ultimi mesi dal Nord al Sud. L'esercito sudcoreano sta rafforzando la propria presenza nei punti nevralgici che separano i due Paesi, compresa la linea di demarcazione marittima chiamata Northern Limit Line (Nll): quest'ultima, all'altezza del Mar Giallo, fu tracciata in via unilaterale dalle forze alleate alla fine della guerra di Corea (1950-53) e non è mai stata formalmente accettata da Pyongyang, secondo cui il confine dovrebbe essere spostato verso sud. Nel messaggio minaccioso di sabato scorso, i media di regime avevano fatto un chiaro riferimento a questa linea di demarcazione, riferendo l'intenzione da parte della Corea del Nord di “preservare le acque occidentali”.

Tibet
L'assemblea legislativa del Tibet, controllata dal Partito Comunista Cinese, ha approvato oggi all'unanimità la proposta di istituire una festa che celebri la sconfitta dell'insurrezione del 1959 di Lhasa. La festa, chiamata "Giorno della Liberazione dalla Schiavitù", verrà celebrata il 28 marzo, la data nella quale fu formalmente abolito il governo del Dalai Lama e il Tibet fu inglobato nella Cina. L'esercito cinese aveva occupato la regione nel 1950. Il 10 marzo del 1959 la popolazione di Lhasa, temendo che i militari cinesi volessero arrestare o uccidere il loro leader spirituale, diede vita ad una rivolta che si concluse con la fuga del Dalai Lama in India. Da allora, il leader tibetano è vissuto in esilio. La Cina afferma che il Tibet è “storicamente” parte del suo territorio e definisce “secessionisti” i nazionalisti tibetani, compreso il Dalai Lama, che afferma di chiedere solo una “vera” autonomia amministrativa per il territorio. La festa cade poco dopo il 10 marzo, celebrato dalle comunità tibetane in esilio come anniversario della rivolta di Lhasa. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)
 

 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 19

 
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