Presentato a Roma il libro “Vivere insieme in pari dignità” sul dialogo interculturale
"Vivere insieme in pari dignità", è il titolo del Libro bianco sul dialogo interculturale
del Consiglio d’Europa - promosso dal governo italiano - presentato questa mattina,
nella sua versione in lingua italiana, a Roma presso la sala stampa della Camera dei
Deputati. Lanciato dai Ministri degli Affari Esteri il 7 maggio scorso, definisce
il dialogo interculturale come uno scambio di vedute aperto, rispettoso e fondato
sulla reciproca comprensione, fra individui e gruppi che hanno origini e un patrimonio
etnico, culturale, religioso e linguistico differente. “Il dialogo interculturale
è una necessità del nostro tempo” si legge nel volume. “In un mondo sempre più diversificato
e insicuro, abbiamo bisogno di superare i confini etnici, religiosi, linguistici e
nazionali per poter garantire coesione sociale e prevenire conflitti”. Il Libro bianco
sostiene inoltre che l’avvenire di un’Europa multiculturale comune, dipende dalla
capacità di tutelare e sviluppare i diritti umani sanciti dalla Convenzione europea
dei Diritti dell’Uomo, quali la democrazia e il primato del diritto, e a promuovere
la comprensione reciproca. Questi valori, in particolare il rispetto della libertà
di espressione e delle altre libertà fondamentali, garantiscono un "dialogo esente
da qualsiasi forza prevaricatrice e basato sulla forza delle argomentazioni piuttosto
che sull’argomentazione della forza". Il testo, frutto di due anni di studi approfonditi,
spiega inoltre che, per fare avanzare il dialogo interculturale, è necessario rafforzare
la gestione democratica della diversità culturale, la cittadinanza democratica e la
partecipazione; insegnare e sviluppare le competenze interculturali; creare spazi
riservati al dialogo interculturale (e alla sua dimensione interreligiosa) e estendere
quelli già esistenti. Lo scopo è quello di fornire un quadro concettuale e decisionale,
precisando in quale misura il dialogo interculturale può contribuire a valorizzare
la diversità, mantenendo al tempo stesso la coesione sociale. Alla conferenza stampa
di presentazione sono intervenuti il ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro
Bondi, il Presidente della delegazione parlamentare italiana a Strasburgo Luigi Vitali,
il vice Direttore Generale degli Affari europei, Riccardo Guariglia e il Direttore
generale della Cultura del Consiglio d’Europa Gabriella Battaini Dragoni. Presente
anche l’ex calciatore di Juventus e della nazionale francese, Lilian Thuram, oggi
presidente della fondazione Educazione contro il razzismo e testimonial del Consiglio
d’Europa nella lotta alla violenza negli stadi. (A cura di Davide Dionisi)