2009-01-15 13:06:47

Appello dei vescovi europei e nordamericani: "Basta con le violenze a Gaza"


Un pressante appello per la fine della violenza a Gaza e per la pace in Medio Oriente è stato levato oggi da un gruppo di vescovi europei e nordamericani a conclusione della loro visita in Terra Santa. I presuli fanno parte del Gruppo di coordinamento delle Conferenze episcopali a sostegno della Chiesa in Terra Santa, organismo istituto a Gerusalemme nel 1998 su richiesta della Santa Sede. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3


“Cessare la violenza, cominciare a costruire la pace”: inizia con questo accorato appello il comunicato del gruppo di vescovi europei e nordamericani, che dal 9 gennaio scorso sono in Terra Santa per chiedere la fine delle violenze a Gaza e l’avvio di un autentico processo di pace israelo-palestinese. “Non può esserci pace se le persone non credono nella pace – si legge nel documento - non possono esserci sicurezza e giustizia se non sono garantite a tutti in questa terra”. Il Gruppo di coordinamento esorta dunque palestinesi e israeliani a costruire una pace giusta che garantisca la sicurezza di Israele e l’esistenza di uno Stato palestinese. Sul significato di questa iniziativa, ecco la riflessione dell’arcivescovo di Liverpool, Patrick Kelly, che presiede il gruppo di vescovi in Terra Santa. L’intervista è della nostra inviata a Gerusalemme, Philippa Hitchen:

 
R. – We have got to urge everybody who has any economic, political influence …
Dobbiamo fare pressione su chiunque abbia un’influenza economica o politica in questo nostro mondo perché si dica: la nostra preoccupazione sono tutti i bambini della Terra Santa. Dobbiamo assicurarci della loro sicurezza, di tutti loro, senza alcuna eccezione; dobbiamo deciderci ad affrontare questo problema. Non possiamo dimenticarcene!

 
Nel comunicato, i presuli sottolineano il ruolo fondamentale delle religioni per la ricerca della pace, chiedono ai pellegrini di non abbandonare la Terra Santa e ai fedeli europei e nordamericani di continuare a pregare per i cristiani di questa comunità. Ancora mons. Kelly:

 
R. – We keep on saying in most …
Noi continuiamo ad affermare – ed è affermato nella maggior parte delle Dichiarazioni che conosciamo – che riteniamo la vita religiosa di ogni essere umano un aspetto importante della sua vita. E’ un aspetto vitale: se non si parla della dimensione religiosa della persona, si esclude un aspetto importante della sua vita. Una delle sfide delle tre religioni che sono in questa terra, è che per tutte e tre questa terra è importante. Per questo diventa una sfida particolare. Personalmente, io credo profondamente che se riusciamo a trovare il modo di far vivere due popoli e tre religioni in pace e sicurezza tra di loro in questa terra, saremo riusciti ad aprire la porta per la soluzione di ogni conflitto che il mondo deve affrontare oggi.







All the contents on this site are copyrighted ©.