Pakistan: liberato un pastore protestante rapito venerdì scorso
E’ stato ritrovato vivo, ma ferito, Tanzeel Zafar, giovane pastore della Chiesa protestante,
rapito venerdì scorso. Domenica sera è stato trovato vicino alla porta di ingresso
della cattedrale di St. John, a Peshawar. Il suo corpo presentava profonde lesioni,
frutto delle violenze subite durante il sequestro. Ad annunciarlo è il vescovo protestante
di Peshawar, Mano Rumalshah, “Anche se non riusciva a camminare a causa delle ferite
– spiega il presule ad AsiaNews – dalle prime analisi dei medici sembra che non abbia
riportato fratture”. Il vescovo non nasconde le preoccupazioni “per casi analoghi
avvenuti in passato”, in alcuni dei quali “le persone non sono tornate vive”. Rumalshah
ribadisce però di non voler cedere alle minacce e che le attività della chiesa continueranno
regolarmente: “l’intolleranza religiosa è una minaccia costante. Dobbiamo affrontare
la situazione senza scappare”. Nel giugno scorso i talebani hanno rapito 16 cristiani
nell’area di Banarasabad; il giorno successivo sono stati consegnati alle autorità
del distretto di Bara, a Peshawar, da militanti del gruppo fondamentalista Lashkar-e-Islam.
Nel gennaio del 2008 Sajid William, 29.enne pastore protestante, è stato ucciso mentre
si trovava al volante della propria auto. Nel maggio 2007 ai cristiani del posto sono
state consegnate una serie di lettere in cui si intimava loro di convertirsi all’islam,
pena la morte. Nel 2005 alcuni estremisti islamici locali hanno assassinato Babar
Samson, pastore e membro di Shelter Now International, e il suo autista. (A.L.)