Incontro mondiale delle famiglie: oggi l'apertura a Città del Messico
Si aprono oggi a Città del Messico i lavori del VI Incontro mondiale delle famiglie
incentrato sul tema: “La famiglia formatrice ai valori umani e cristiani”. A portare
il saluto ai partecipanti saranno il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio
Consiglio per la Famiglia, ed il cardinale Norberto Rivera Carrera, arcivescovo di
Città del Messico. Momenti di preghiera e di riflessione scandiranno la prima giornata
di lavori. Il servizio di padre Gianfraco Grieco, capo ufficio del Pontificio
Consiglio per la Famiglia:
Canti, inni,
lectio divina, conferenze, tavole rotonde, testimonianze, guideranno i diecimila partecipanti
alla prima giornata del VI Incontro, nel cuore dei problemi della famiglia e della
vita oggi. Due note personalità a livello ecclesiale mondiale apriranno i lavori di
questa giornata: padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, che
si soffermerà sulle relazioni ed i valori familiari secondo la Bibbia, ed il cardinale
canadese Marc Ouellet, arcivescovo di Québec, che parlerà dei valori da riscoprire:
quelli nuovi o da riscoprire sempre di più, che sono quelli dimenticati o abbandonati
troppo in fretta negli anni passati. Nella prima tavola rotonda della giornata saranno
i movimenti e le associazioni a proporsi come organismi che aiutano la famiglia nella
formazione dei valori, partendo proprio dalla parrocchia e dalla scuola. Offriranno
le loro testimonianze alcuni responsabili di Regnum Christi, del Cammino Neocatecumenale,
dei Focolarini e del Movimento diSchönstatt. L’Incontro
mondiale delle Famiglie si articola in tre fasi: il Congresso Teologico Pastorale,
a partire da oggi e fino a venerdì; l’incontro di festa delle famiglie del mondo,
in programma sabato prossimo; la solenne Concelebrazione Eucaristica di chiusura che
sarà presieduta domenica dal Legato Pontificio, cardinale segretario di Stato Tarcisio
Bertone. L’Incontro Mondiale delle Famiglie è un’ulteriore, importante occasione per
analizzare il ruolo fondamentale dell'istituto familiare nella società, come sottolinea
al microfono di Luca Collodi, la vicepresidente del Forum delle Famiglie, Paola
Soave:
R. –
La famiglia è veramente un soggetto non privato. Quindi, le conseguenze dei mutamenti
della famiglia non sono conseguenze di tipo puramente privato. La famiglia è un soggetto
sociale importantissimo, da cui dipendono proprio la fisionomia, i comportamenti dei
futuri cittadini e quindi, sostanzialmente, il volto della società di domani. E' un
soggetto fondamentale, oggi, molto trascurato sotto questo aspetto. D.
– Soggetto pubblico, ma che nei vari Parlamenti, anche in quello italiano, fatica
un po’ a passare. Il pensiero corre alla crisi economica, che non sta certo aiutando
le famiglie. E si può forse dire che anche il mondo politico non aiuta le famiglie
a superare la crisi economica... R. – Assolutamente no: il mondo
politico quando parla di famiglia si riferisce in modo generico ai cittadini, non
facendo distinzione tra chi, a parità di reddito, vive da solo, e chi, con lo stesso
reddito, deve dare da mangiare a due o tre bambini. Questo è il grande problema. Anche
il recente intervento del cosiddetto bonus per le famiglie premia in realtà i single
e le coppie senza figli, mentre invece per le coppie con figli e soprattutto con più
di un figlio i tetti di reddito sono talmente bassi, per cui non ne beneficia nessuno.
Allora, il problema è veramente questo, che non c’è un’ottica familiare. Non si può
trattare da eguali chi eguale non è. Con 1200 euro al mese un single e persino un
pensionato vivono discretamente. Con 1200 euro al mese una famiglia con uno o due
bambini incontra gravi difficoltà: è sotto la soglia della povertà. Non c'è l’ottica
di guardare con attenzione a chi si assume la responsabilità di mettere al mondo nuove
generazioni, il futuro del Paese. C’è una sorta di distrazione, se non un pregiudizio
ideologico. (Montaggio a cura di Maria Brigini)