Da Indonesia e Pakistan nuovi appelli per la fine del conflitto israelo-palestinese
Non si fermano gli appelli dei leader delle Chiese e delle altre religioni nel mondo
per la fine della guerra nella Striscia di Gaza. In Indonesia, nei giorni scorsi,
una cinquantina di esponenti religiosi hanno consegnato a un rappresentante locale
del Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) una dichiarazione comune
per esprimere tutte le loro preoccupazioni per l’escalation delle violenze che sta
facendo strage di civili. Tra i presenti all’incontro per la Chiesa cattolica - riferisce
l'agenzia Ucan - c’era padre Antonius Benny Susetyo, segretario esecutivo della Commissione
per gli affari interreligiosi della Conferenza episcopale indonesiana. Intervistato
dall’agenzia Ucan, il sacerdote ha evidenziato come tra le vittime di questa tragedia
umanitaria vi siano anche cristiani. Ricordando i recenti appelli del Santo Padre
Benedetto XVI per la fine degli attacchi e una soluzione pacifica del conflitto, padre
Susetyo ha espresso l’auspicio che tutti i leader religiosi facciano sentire la loro
voce nel mondo. E un appello alla fine degli attacchi è giunto nei giorni scorsi anche
dalla Commissione Giustizia e Pace della Conferenza episcopale pachistana. In una
conferenza stampa a Faisalabad presenziata dal vescovo locale mons. Joseph Coutts,
il direttore della Commissione diocesana per il dialogo interreligioso, padre Aftab
James Paul, ha ribadito la ferma condanna della Chiesa di quanto sta accadendo. Il
sacerdote ha anche invitato l’OIC, l’Organizzazione della Conferenza islamica, a fare
sentire la sua voce e a pregare per la pace. (L.Z.)