Portogallo: petizione per chiedere la sospensione della legge sull’aborto
Una petizione per chiedere la sospensione della legge sull’aborto verrà consegnata
mercoledì prossimo al Parlamento portoghese. Secondo quanto riferisce l’Agenzia Ecclesia,
la petizione collettiva è stata promossa dai movimenti pro-vita, che hanno raccolto
in pochi mesi circa 4.500 firme. Sarà consegnata al presidente dell’Assemblea della
Repubblica e al presidente della Commissione parlamentare per la Salute. In alcune
dichiarazioni all’agenzia della Conferenza episcopale portoghese, Luís Botelho Ribeiro,
uno dei promotori dell'iniziativa, ha sottolineato l’importanza di mantenere vivo
il dibattito sul tema dell'aborto, che molti hanno considerato chiuso dopo il referendum
del 2007. “La questione dell’aborto è tutto fuorché terminata”, ha dichiarato, lamentando
l'attuale “liberalizzazione” della pratica e gli “abusi intollerabili” della legge
esistente, che non rispetta “lo spirito del legislatore”. Il testo della petizione
sottolinea che la legge dell'aborto “non ha eliminato il problema degli aborti clandestini,
come si proponeva”, aggiungendo che questo provvedimento legislativo “contribuisce
all'aggravamento del tasso di natalità e all'invecchiamento della società portoghese.
Allo stesso modo, la petizione rimarca le “inaccettabili pressioni sul codice deontologico
dei medici” e sostiene che la legge “ha trasformato l'aborto in un metodo contraccettivo
di fatto, permettendo aborti multipli, già verificatisi, e l''eugenetica liberale'”.
“Nonostante siano riconosciuti ai professionisti sanitari, i diritti costituzionalmente
consacrati dell’obiezione di coscienza – si legge infine nel testo ripreso dall’agenzia
Zenit - non vengono estesi ai cittadini-contribuenti che ritengono un attentato grave
per la propria coscienza vedersi costretti dallo Stato a fornire la propria collaborazione
materiale, attraverso le imposte, alla realizzazione di aborti”. (A.L.)