2009-01-09 15:04:40

I venti anni di attività dell'agenzia Sir nel bilancio del suo direttore, Paolo Bustaffa


Dell’informazione religiosa tratta la dimensione locale e quella globale, per offrire al mondo cattolico e a quello laico una panoramica d’insieme sulle molteplici realtà che compongono la Chiesa: è il Sir, il Servizio d’informazione religiosa promosso dalla Conferenza episcopale italiana, che il prossimo 13 gennaio festeggerà i 20 anni d’attività. Un progetto avviato nel 1989 con l’obiettivo di veicolare informazione proponendo “percorsi di significato” e favorendo la comprensione e il dialogo fra l’esperienza ecclesiale e l’opinione pubblica. Ma come nasce l’iniziativa editoriale? Claudia Di Lorenzi lo ha chiesto al direttore del Sir, Paolo Bustaffa:RealAudioMP3


R. - Il Sir nasce come frutto di un’esperienza molto antica che è quella dei settimanali cattolici italiani ed è un risultato di questo percorso, che ha visto tale stampa presente sul territorio con una propria originalità nel condividere la storia, la cultura della gente. Si è pensato a quel punto di avere anche uno strumento in grado di portare a livello nazionale - e oggi anche europeo - questa esperienza di comunicazione della Chiesa. E quindi si è creato il Sir, che ha come obiettivo quello di essere al servizio dei settimanali cattolici locali, ma non solo: i destinatari sono anche tutti i media laici e oggi, grazie al sito web, gli accessi sono molto cresciuti e molto diversificati.

 
D. - Quale linguaggio caratterizza l’informazione religiosa offerta dal Sir?

 
R. - Il tema del linguaggio è stato affrontato fin dall’inizio quando si poneva il rischio dell'"ecclesialese", cioè di un linguaggio autorefenziale, non in grado quindi di comunicare il messaggio cristiano ad un’opinione pubblica così diversificata. Lo sforzo è stato, e rimane, quello di rendere comprensibile questo messaggio. E dunque, non la semplificazione - che a volte rischia la banalizzazione - ma il far sì che nella cultura di oggi le parole della Chiesa potessero entrare nella lunghezza d’onda delle parole dell’uomo di oggi e che non riducessero mai lo spessore del messaggio evangelico.

 
D. - Dopo 20 anni di attività, è possibile tracciare un bilancio del lavoro svolto?

 
R. - Sul piano dell’aiuto e della condivisione della fatica dei settimanali cattolici locali, i risultati ci sono, guardando alle riprese, al lavoro comune che portiamo a concretezza da tempo. Lo stesso per quanto riguarda i media laici, perchè il contributo offerto all’informazione religiosa in questi 20 anni da parte del Sir è stato significativo per via dell’attendibilità, della credibilità, dell’essenzialità, della sobrietà di questa informazione. Quindi, questo possiamo dire che sia, in positivo, il dato di sintesi che ci viene offerto dopo il lavoro di questi 20 anni.







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