2009-01-08 15:31:46

Vescovi europei e del Nord America in Terra Santa per portare solidarietà alla comunità cristiana


“Il conflitto ha radici profonde, ma la priorità adesso deve essere quella di porre fine alle violenze”. E’ quanto afferma l’arcivescovo di Liverpool, mons. Patrick Altham Kelly, riferendosi alla tragica situazione nella Striscia di Gaza. Il presule esprime il proprio dolore per le laceranti sofferenze di quanti vivono nella regione palestinese e per la critica situazione di molti civili israeliani, esposti al continuo lancio di razzi da parte di fondamentalisti islamici. La violenza – aggiunge mons. Patrick Kelly – ha conseguenze drammatiche, specialmente quando impedisce la distribuzione degli aiuti umanitari. Il presule assicura, inoltre, la propria preghiera per la piccola comunità cristiana che vive a Gaza. L’arcivescovo di Liverpool ricorda anche il significato della sua visita in Terra Santa, in programma da domani fino al prossimo 15 gennaio, insieme con presuli provenienti da Europa e Nord America. I vescovi, che fanno parte del Gruppo di Coordinamento delle Conferenze episcopali a sostegno della Chiesa in Terra Santa, parteciperanno ad incontri di preghiera e manifesteranno la loro solidarietà alla comunità cristiana locale. L’obiettivo del Gruppo di Coordinamento – si legge nella dichiarazione dell’arcivescovo Patrick Kelly - è quello di accompagnare le Chiese della Terra Santa in due missioni: non essere mai silenziosi di fronte a ingiustizie o violenze e proclamare sempre la riconciliazione. Il Gruppo di Coordinamento è anche impegnato nel promuovere visite e pellegrinaggi in Terra Santa. In questi giorni in particolare, nonostante la drammatica situazione nella Striscia di Gaza, sono aperti tutti i luoghi turistici e religiosi nella parte settentrionale di Israele. Tutti i Luoghi Santi e turistici di Gerusalemme, compresa la città vecchia, sono accessibili. Il Gruppo di Coordinamento delle Conferenze episcopali a sostegno della Chiesa in Terra Santa è stato istituito a Gerusalemme nell’ottobre del 1998 su richiesta della Santa Sede. (A.L.)







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