2009-01-08 15:37:28

Guatemala: la Chiesa organizza una marcia contro l'ondata di violenza


Il cardinale Rodolfo Quezada Toruño, arcivescovo di Guatemala, ha esortato i fedeli dell’area metropolitana e di Sacatepéquez, a partecipare alla Marcia per la Pace organizzata dall’arcidiocesi per sabato prossimo, come rifiuto dell’ondata di violenza che sta colpendo il Paese. “Ogni 1° gennaio, la Santa Sede celebra la Giornata Mondiale per la Pace; quest’anno Benedetto XVI ha indicato il tema ‘Combattere la povertà, costruire la pace’. A tal proposito, per sostenere ulteriormente questo messaggio, vivremo questa Giornata anche il 10 gennaio, a seguito della grave situazione di povertà e violenza di cui è vittima il Paese”, ha spiegato il porporato. Alla iniziativa - riferisce l'agenzia Fodes - parteciperanno i fedeli delle 143 parrocchie dell’arcidiocesi di Guatemala. Il cardinale Quezada Toruño ha fatto inoltre sapere che con la Marcia si intende rendere consapevoli i partecipanti, della necessità della pace in Guatemala; di far comprendere loro l’assurdità della violenza e l’importanza di un cambiamento di atteggiamento tra i guatemaltechi in modo da promuovere una convivenza pacifica basata sulla giustizia e la solidarietà. L’inizio della Marcia è previsto alle ore 14 da quattro punti della capitale, attraversando le principali strade della città, per poi confluire tutti in piazza della Costituzione, di fronte alla cattedrale metropolitana. Al termine si celebrerà la Santa Messa e verrà letto un messaggio in favore della pace e contro la violenza. L’arcivescovo di Guatemala ha manifestato la sua preoccupazione per l’alto indice di crimini che si susseguono quotidianamente nel Paese. “Nella sfortunata tragedia di Alto Verapaz sono morte 38 persone, ma ogni due giorni e mezzo si registra la stessa quantità di morti a causa della criminalità. Il 2008 è stato il più violento degli ultimi anni” ha spiegato il cardinale. In effetti, i guatemaltechi hanno potuto verificare come gli indici di violenza siano aumentati nel 2008, con un incremento dei sequestri, degli omicidi, delle estorsioni e dei massacri dovuti ai narcotrafficanti. Sempre nel 2008 si sono verificate più di 6.000 morti violente. Inoltre, l’incursione di gruppi armati messicani legati al narcotraffico ha provocato numerosi massacri per la disputa dei territori. (R.P.)







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