Gaza: appelli e aiuti dalle associazioni umanitarie
“La speranza è che vi sia una tregua, questa guerra deve finire subito perché gli
innocenti ne stanno pagando il prezzo più alto”. Questo il desiderio del segretario
generale della Caritas Gerusalemme, Claudette Habesh, commentando la notizia che Israele
e Palestina sarebbero pronti a discutere il piano franco-egiziano per poter uscire
dalla crisi. Il segretario della Caritas Habesh ha poi puntato il dito verso la comunità
internazionale che ha taciuto per giorni prima di intervenire diplomaticamente. La
stessa Habesh ha annunciato che nei prossimi giorni verrà lanciata, attraverso la
Caritas Internationalis, una raccolta fondi per reperire 1,5 milioni di euro per far
fronte a tutte le emergenze. “Manca tutto” ha continuato il segretario generale, ricordando
che la Caritas è presente sul territorio con 10 medici, una clinica mobile e sei centri
di primo soccorso. Mentre, riporta l'Agenzia Sir, l’associazione "Medici senza frontiere"
denuncia “difficoltà enormi per portare assistenza alle popolazioni nella Striscia”.
“I chirurghi palestinesi e il personale medico sono esausti e arrivano a malapena
a far fronte ai sempre più numerosi feriti”, dichiara la coordinatrice di MSF a Gaza
Cecile Barbou, che ha annunciato anche l’invio di una equipe chirurgica, e di una
clinica mobile con una unità di terapia intensiva e una sala operatoria. Intanto nel
tardo pomeriggio di ieri, Pierre-Marie Maurel, segretario generale dell’associazione
“Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha fatto sapere che verranno inviati 20mila euro per
aiutare la comunità cristiana di Gaza. “Ci sentiamo chiamati a portare consolazione
in quella terra, nella quale la violenza e la guerra non fanno distinzioni tra innocenti
e miliziani di Hamas” ribadisce Maurel in continuo contatto con la Chiesa di Gaza.
Preghiere per riportare la pace nella Striscia giungono da tutto il mondo cattolico.
Benedetto XVI in due Angelus ha lanciato un appello per la cessazione delle ostilità,
incoraggiando “le iniziative e gli sforzi di quanti, avendo a cura la pace, stanno
cercando di aiutare israeliani e palestinesi ad accettare di sedersi attorno ad un
tavolo e di parlare”. L’Azione Cattolica Italiana, con tutte le Ac del mondo, invitano,
tutte le associazioni diocesane e parrocchiali “a unirsi nella comune preghiera per
la Terra Santa”. (F.C.)