Vietnam. Il vescovo di Vinh Long al governo: dimostrate di proteggere le religioni
“Dimostrate che il governo protegge tutte le religioni”: è la richiesta che il vescovo
di Vinh Long, mons. Thomas Nguyen Van Tan, rivolge alle autorità in una lettera relativa
alla vicenda del convento delle suore della Congregazione di San Paolo di Chartres,
alle quali si dice “in piena unità”. “Vivo a Vinh Long – scrive ancora il vescovo
ripreso dall’agenzia AsiaNews – dal primo settembre 1953. Allora, accanto all’antica
cattedrale, c’erano una scuola, un convento ed una cappella, appartenenti alle suore
della Congregazione di San Paolo. Ora tutto è stato ridotto ad un vuoto pezzo di terra.
Chiedo al governo di riconsiderare la decisione di demolire il convento e la cappella
per realizzare un piazzale sulla proprietà nella quale sorgevano”. A dare il polso
di come si sta sviluppano la vicenda, getta luce anche un’altra lettera, scritta dalla
superiora delle suore, Huynh Thi Bich Ngoc, che parte dalla decisione del 12 dicembre
scorso, con la quale il Municipio ha ordinato la trasformazione della loro casa –
abbattuta in un primo momento per farne un albergo di lusso - e del terreno circostante
in un’area pubblica. “La Congregazione di San Paolo – racconta – è stata invitata
per uno scambio di idee e una discussione, ma non ci sono stati né scambio, né discussione”.
La suora si riferisce ad una lettera del Comitato del popolo che le invitava ad una
riunione. “Nguyen Van Dau, capo del Municipio, ha semplicemente annunciato la decisione
di trasformare il monastero in un piazzale pubblico”. “All’incontro – prosegue il
documento – erano presenti giornalisti dei media governativi i quali hanno registrato
e ripreso immagini e, malgrado il fatto che tutte le suore presenti si siano alzate
ed abbiano protestato con veemenza, i media pubblici hanno raccontato che le religiose
erano contente per la decisione presa e che la loro presenza era una conferma della
loro soddisfazione”. (R.P.)