L'82% dei cittadini Usa contrari all'aborto o favorevoli ad una drastica limitazione
Negli Stati Uniti quattro cittadini su cinque (ossia l’82% della popolazione) ritengono
che l’aborto debba essere considerato illegale in qualsiasi caso o quantomeno che
si debba limitare la sua legalizzazione a casi specifici. È quanto emerge da un recente
sondaggio on-line commissionato dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb).
Secondo l’indagine, realizzata lo scorso dicembre dall’istituto “QuickQery SM” su
un campione rappresentativo di 2.341 adulti, l’11% degli americani è totalmente contrario
all’aborto; il 38% lo permetterebbe nei casi di stupro, incesto o di pericolo per
la vita della madre; mentre il 33% limiterebbe l’interruzione volontaria della gravidanza
ai primi tre o sei mesi gestazione. “Questi risultati sono straordinari”, ha commentato
Deidre McQuade, vice-direttice dell’ufficio stampa del Segretariato per le attività
pro-vita della Conferenza episcopale. “Meno del 2% degli americani sono favorevoli
alla legalizzazione totale dell’aborto per qualsiasi motivo e senza limiti di tempo.
Ma questo è proprio quanto accade oggi grazie alla “Roe contro Wade” e alla
“Doe contro Bolton”, le due sentenze con cui nel 1973 la Corte Suprema ha legalizzato
l’aborto negli Stati Uniti fino al nono mese e praticamente per qualsiasi ragione”.
Il sondaggio ha inoltre evidenziato che il 95% degli intervistati, siano essi “pro-life”
o “pro-choice”, sono favorevoli a leggi che limitino o regolamentino l’aborto. “Questa
ricerca – ha osservato la McQuade - indica quanto i gruppi pro-aborto abbiano perso
il contatto con gli orientamenti oggi prevalenti in America. Misure costituzionalmente
valide e che si sono mostrate efficaci nella riduzione dei tassi di aborto sono oggi
minacciati dagli abortisti e dai loro alleati al Congresso. Essi hanno già inviato
un’agenda di 55 pagine con le loro richieste alla nuova Amministrazione, che però
non incontrerà il favore dell’opinione pubblica”, ha detto la portavoce dei vescovi.
“La maggior parte della gente vuole iniziative per ridurre gli aborti, ma non puoi
ridurli se per altro verso li promuovi e elimini tutte quelle politiche che si sono
dimostrate efficaci in questo senso”, ha concluso la McQuade, ribadendo che: “La Conferenza
episcopale si opporrà a tutte queste minacce alla vita umana, quale che sia la forma
in cui vengono presentate”. (A cura di Lisa Zengarini)