2009-01-05 16:00:17

L'82% dei cittadini Usa contrari all'aborto o favorevoli ad una drastica limitazione


Negli Stati Uniti quattro cittadini su cinque (ossia l’82% della popolazione) ritengono che l’aborto debba essere considerato illegale in qualsiasi caso o quantomeno che si debba limitare la sua legalizzazione a casi specifici. È quanto emerge da un recente sondaggio on-line commissionato dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb). Secondo l’indagine, realizzata lo scorso dicembre dall’istituto “QuickQery SM” su un campione rappresentativo di 2.341 adulti, l’11% degli americani è totalmente contrario all’aborto; il 38% lo permetterebbe nei casi di stupro, incesto o di pericolo per la vita della madre; mentre il 33% limiterebbe l’interruzione volontaria della gravidanza ai primi tre o sei mesi gestazione. “Questi risultati sono straordinari”, ha commentato Deidre McQuade, vice-direttice dell’ufficio stampa del Segretariato per le attività pro-vita della Conferenza episcopale. “Meno del 2% degli americani sono favorevoli alla legalizzazione totale dell’aborto per qualsiasi motivo e senza limiti di tempo. Ma questo è proprio quanto accade oggi grazie alla “Roe contro Wade” e alla “Doe contro Bolton”, le due sentenze con cui nel 1973 la Corte Suprema ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti fino al nono mese e praticamente per qualsiasi ragione”. Il sondaggio ha inoltre evidenziato che il 95% degli intervistati, siano essi “pro-life” o “pro-choice”, sono favorevoli a leggi che limitino o regolamentino l’aborto. “Questa ricerca – ha osservato la McQuade - indica quanto i gruppi pro-aborto abbiano perso il contatto con gli orientamenti oggi prevalenti in America. Misure costituzionalmente valide e che si sono mostrate efficaci nella riduzione dei tassi di aborto sono oggi minacciati dagli abortisti e dai loro alleati al Congresso. Essi hanno già inviato un’agenda di 55 pagine con le loro richieste alla nuova Amministrazione, che però non incontrerà il favore dell’opinione pubblica”, ha detto la portavoce dei vescovi. “La maggior parte della gente vuole iniziative per ridurre gli aborti, ma non puoi ridurli se per altro verso li promuovi e elimini tutte quelle politiche che si sono dimostrate efficaci in questo senso”, ha concluso la McQuade, ribadendo che: “La Conferenza episcopale si opporrà a tutte queste minacce alla vita umana, quale che sia la forma in cui vengono presentate”. (A cura di Lisa Zengarini)







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