2009-01-05 15:39:39

Domani all'Angelus lo storico corteo "Viva la Befana" nato per sottolineare il significato spirituale dell'Epifania


Si svolgerà domani a Roma la storica manifestazione “Viva la Befana”, nata per sottolineare il significato spirituale dell’Epifania quando la festività era stata cancellata dal calendario civile; ad organizzare l’evento è l’associazione Europae Familia. Per raccontare la rivelazione del Bambino di Betlemme ai Popoli della terra, un corteo di circa 1.500 figuranti, con bande musicali e gruppi folcloristici, scorterà i Re Magi fino al Presepe di Piazza San Pietro, dove si unirà alla preghiera dell’Angelus di Benedetto XVI. Come è tradizione della manifestazione, i Re Magi provengono ogni anno da una località diversa del territorio italiano; quest’anno giungono da Assisi. Ascoltiamo in proposito Sergio Balestrini, presidente dell’associazione Europae Familia, al microfono di Emanuela Campanile:RealAudioMP3


R. – Noi abbiamo immaginato che Gesù ogni anno nasca in un luogo diverso, e quest’anno è come se fosse nato ad Assisi; quindi rappresenteremo i Re Magi che arrivano dall’Umbria, seguiti da tutta una serie di famiglie della città che rappresentano tutte le tradizioni del territorio. Perché? Perché noi vogliamo che il dono abbia un significato più pregnante; allora, il dono più bello che possono fare le famiglie di Assisi alle famiglie del mondo, è donare la propria storia, la propria cultura e le proprie tradizioni, perché tramandare le proprie tradizioni significa tramandare anche le tradizioni religiose. Noi parliamo di un territorio dov’è nato San Francesco, il quale ha dato una svolta nella cultura, nelle tradizioni.

 
D. – Vorrei un attimo sottolineare e mettere a fuoco l’aspetto dell’Epifania come festa del dono...

 
R. – Come festa del dono, noi riteniamo che sia molto importante, al di là di quello che può essere il dono materiale, dire che il dono – quello spirituale, quello morale – è quello che vale di più.

 
D. – Il corteo, quest’anno, seguirà un percorso ideale; quale?

 
R. – Quest’anno noi faremo un percorso francescano. Per esempio, quando arriveremo a Roma, la prima cosa che faremo - come atto di solidarietà, di dono – andremo a trovare il cappellano del carcere di Regina Coeli, che è un francescano, e consegneremo quattro biciclette, proprio all’insegna della prossimità e della fratellanza, da destinare a quelle persone che maggiormente necessitano di un segno di solidarietà, di presenza delle famiglie, nei confronti delle famiglie meno fortunate.

 
D. – Il vescovo di Assisi, mons. Sorrentino, sappiamo che questa sera benedirà i doni che verranno offerti al Papa; quali sono allora questi doni?

 
R. - Quest’anno noi porteremo una tovaglia in puro lino, ricamata in punto Assisi, proprio a misura dell’altare sul quale lui celebra l’Eucarestia, proprio perché vogliamo che lui ci senta vicini nel momento in cui celebra la Santa Messa. Quindi, questa è una simbologia. Un’altra simbologia sta nel leggio: noi regaleremo un leggio reclinabile, da altare, e su questo leggio è stato rappresentato il monogramma di San Bernardino da Siena, che fa proprio diretto riferimento al mistero eucaristico, e richiama l’origine francescana della città serafica. (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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