2009-01-04 15:02:03

Donna kamikaze in una moschea sciita a Baghdad: 38 morti


Iraq. Almeno 38 persone sono morte e circa 55 sono rimaste ferite in un attentato condotto da una donna kamikaze nei pressi di una moschea sciita in un quartiere nordorientale di Baghdad. Intanto prosegue il progressivo disimpegno dell’esercito statunitense. Oggi le truppe Usa hanno passato le consegne alle forze irachene nella provincia di Diyala.

Pakistan
I servizi segreti pakistani hanno annunciato di aver catturato, Mohammad Ustad Yasir, ex portavoce del Mullah Omar, numero due di Al Qaeda, nonché responsabile della cultura durante il regime dei talebani in Afghanistan. L’uomo era stato già arrestato nel 2005 e consegnato alle autorità di Kabul, ma nel 2007 fu scarcerato in cambio della liberazione del giornalista italiano, Daniele Mastrogiacomo.

Nepal
E' di almeno 35 dispersi il bilancio del naufragio di un traghetto sul fiume Koshi. Secondo un funzionario locale, il traghetto trasportava circa 50 persone, di cui 11 sono state portate in salvo. ''E' ancora troppo presto per dire se i passeggeri dispersi siano morti'', ha aggiunto la stessa fonte, la quale ha precisato che l'imbarcazione trasportava un numero di passeggeri superiore al limite consentito.

Indonesia
Almeno quattro persone sono morte in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7,2 che ha colpito la parte nord dell’isola di Papua. Fra le vittime anche una bambina di dieci anni, mentre i feriti sarebbero diverse decine. Molti anche i danni: secondo la Protezione civile diversi edifici sono stati danneggiati e rimasti privi di corrente elettrica; l’Hotel Mutiara a Manokwari, vicino all’epicentro del sisma, è stato gravemente lesionato e uno dei tre blocchi da cui è composto è crollato. Rientrato, invece, l’allarme tsunami che era stato diffuso dal servizio geologico di Giacarta al momento della registrazione della scossa.

Kosovo
A poco meno di un anno dalla proclamazione dell’indipendenza del Kosovo, il cui anniversario ricorrerà il 17 febbraio prossimo, nell’area scoppia una nuova ondata di scontri interetnici. Nel giro di una settimana, ben due episodi di violenza si sono verificati a Kosovska Mitrovica, la città settentrionale divisa tra serbi e albanesi, simbolo della contrapposizione tra le due etnie. L’ultimo, il più grave, venerdì, quando nella notte sono risuonate due esplosioni: la prima nei pressi di un caffè nella zona nord controllata dai serbi; la seconda nel quartiere di Bosnjacka Mahala, a maggioranza serba, ma dove vive una piccola comunità albanese proprietaria di due negozi che sono stati dati alle fiamme. Secondo la polizia locale, sette vigili del fuoco e altre tre persone sono rimaste ferite, oltre a una giornalista e a un videoperatore, entrambi serbi. Già martedì scorso un giovane serbo era stato ferito a coltellate da un gruppo di albanesi e il fatto aveva scatenato la vendetta di centinaia di serbi che hanno incendiato auto e negozi kosovari. In seguito alle violenze, la Forza multinazionale della Nato e la missione di polizia dell’Unione europea hanno rafforzato la loro presenza sui luoghi degli incidenti.

Burundi
Ancora violenza contro gli albini in Africa: è accaduto nella notte tra il 29 e il 30 dicembre scorsi in Burundi dove un bimbo di otto anni è stato trucidato e dissezionato. Si tratta del sesto albino ucciso in quattro mesi per alimentare il mercato di membra utilizzate dagli stregoni per farne costosi amuleti e pozioni. Il servizio è di Paolo Ondarza: RealAudioMP3

 
A dare l’ultima raccapricciante notizia avvenuta in Burundi la voce degli speaker di Radio Nairobi: un altro innocente barbaramente trucidato solo perché albino: aveva otto anni i suoi aggressori lo hanno ucciso, poi dal piccolo corpo hanno prelevato le braccia e una gamba. Un episodio aberrante, purtroppo non isolato nell’area dell’Africa Orientale dove lo scorso anno una trentina di albini sono stati prima uccisi e poi smembrati. I loro organi – spesso quelli sessuali – vengono venduti a stregoni ch attraverso macabri rituali li utilizzano per produrre pozioni e amuleti ritenuti antidoti contro malattie e venduti a cifre da capogiro. Un giro di affari che si alimenta di orrore, ignoranza e superstizione e che spesso avviene nell’indifferenza. Come conferma padre Claudio Marano, missionario saveriano in Burundi:

 
“Non sono delle cose nate in Burundi, sono legate alla stregoneria, si penserebbe che il governo possa intervenire, ma fino ad adesso non è intervenuto. La cosa si accetta così come è: è il classico fatalismo. Non è che si siano create delle strutture per riuscire a salvare questi bambini che si vedono frequentemente sulle strade. Normalmente coperti perché il sole li ferisce in modo particolare”.

 
Difficile capire chi c’è dietro la domanda di costosi amuleti o perfino creme di bellezza realizzate con sezioni di corpi di innocenti. Ancora padre Marano:

 
”Sarebbe molto interessante riuscire a scoprire se sono richiesti direttamente dalla popolazione qui o se sono richiesti da zone che sono molto più ricche: questo non lo sappiamo”.

 
Somalia
Non si ferma la violenza in Somalia. Almeno sette persone rimaste uccise in combattimenti tra gruppi islamici rivali. Gli scontri si sono verificati ieri nella zona di Guriel, circa 400 km a nord di Mogadiscio, nel giorno seguente l'inizio del ritiro delle truppe di Addis Abeba, intervenute nel 2006 per aiutare il governo a combattere le corti islamiche. Primi segnali positivi arrivano invece sul fronte della lotta alla pirateria che infesta le acque del Corno d’Africa. Dall’inizio dell'anno si contano già non meno di cinque attacchi da parte dei pirati: di questi, quattro sono stati respinti e cinque predoni sono stati catturati da un’unità danese. La concentrazione di mezzi aero-navali, schierati da numerosi governi, sta mettendo in seria difficoltà la pirateria somala.

NigeriaUn oleodotto dell’Agip in Nigeria è stato assaltato da un gruppo armato nella notte di venerdì nel piccolo villaggio di Okuntun. Il Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger (Mend) aveva annunciato l’episodio attribuendolo, però, a un gruppo locale. Il 28 dicembre scorso, in seguito all’arresto di uno dei leader del Mend, Sobomabo Jachrich, detto Egberipapa, il Movimento ha annullato la tregua precedentemente stipulata. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

 

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 4

 
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