2009-01-03 15:40:14

La denuncia dell'Aiart: la tv è tra le prime cause del degrado morale e culturale del Paese


Anno nuovo, oroscopo nuovo. Come di consueto, le previsioni astrologiche in questi giorni hanno inondato le pagine dei giornali e gli schermi televisivi. Il “Centro italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale” ha sottolineato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che le predizioni dello scorso anno si sono rivelate inattendibili. Da parte sua, l’Aiart, Associazione spettatori, ha criticato le emittenti televisive che qualche giorno fa hanno dato ampio spazio all’argomento. Alessandra De Gaetano ne ha parlato con Luca Borgomeo, presidente dell’Aiart:RealAudioMP3


R. – C’è una fetta di persone che apre il giornale e va subito a leggere l'oroscopo, un po’ per abitudine, un po’ per superstizione, un po’ perché c’è un senso d’inquietudine, d’incertezza sul futuro e si cerca, nell’oroscopo, un’indicazione rispetto ad una realtà fatta di tante incognite, di tante difficoltà. Ciò che è inaccettabile è che il servizio pubblico debba spendere risorse per qualcosa che definirei demenziale.

 
D. – Comunque i dati Auditel rivelano un certo gradimento...

 
R. – Noi abbiamo, come Aiart, sempre messo in evidenza l’assoluta inaffidabilità delle cifre fornite dall’Auditel.

 
D. – Si fa molto per arginare la presenza televisiva di maghi e astrologi; un altro settore di scarsa qualità – come voi sottolineate – è quello dei reality...

 
R. – Un modo attraverso il quale quelli che mandano in onda questi reality tentano di giustificarsi è il crescente consenso del pubblico. Ora, non è crescente il consenso; queste trasmissioni fanno presa su questa emotività, tendono a scuotere, a sollecitare l’ascoltatore, pur di far audience non rinunciano a volgarità, a scurrilità, frasi oscene. E’ evidente che tutto questo finisce col determinare, all’interno della vasta platea dei telespettatori, un abbassamento del livello di accettazione dei programmi; il cittadino ha diritto ad essere informato con correttezza e ha diritto ad essere intrattenuto con dignità. Questo significa che dev’essere rispettato nella sua identità culturale, nella sua identità religiosa, nella sua identità morale; tutto questo non avviene, e questo è il motivo per cui come Aiart denunciamo questa situazione di degrado continuo e riteniamo la tv tra le prime cause del degrado civile, del degrado sociale, del degrado morale e del degrado culturale del nostro Paese.

 
D. – L’Aiart come intende procedere, dopo questa denuncia?

 
R. – Noi continuiamo la nostra battaglia, consapevoli che il cittadino non distingue più la tv commerciale dalla tv di Stato. Purtroppo c’è la constatazione di un’omologazione al basso, nell’ottica di dare al telespettatore dei programmi demenziali, insulsi, volgari, che offendono spesso la dignità del cittadino che guarda la tv.







All the contents on this site are copyrighted ©.