Fedeltà e perdono nelle parole del cardinale Bertone alla veglia di preghiera del
Movimento dell’Amore Familiare nella notte a Piazza San Pietro
Un “Capodanno alternativo”, quello delle famiglie del Movimento dell’Amore Familiare,
salutate questa mattina da Benedetto XVI durante l’Angelus, che hanno trascorso la
notte in preghiera in piazza San Pietro. Alla veglia ha preso parte il Segretario
di Stato cardinale Tarcisio Bertone, proponendo una riflessione sul tema della famiglia
cristiana. Ce lo racconta il servizio di Roberta Barbi
Un
appuntamento che si rinnova da sei anni consecutivi, è quello proposto dal Movimento
dell’Amore Familiare: una veglia che si è svolta davanti al presepe in piazza San
Pietro dalla sera del 31 dicembre fino all’alba del primo gennaio, Giornata Mondiale
della Pace, per pregare per l’unità e l’amore che non devono mai mancare nelle famiglie
di tutto il mondo. All’appuntamento, iniziato dai giovani dell’Opera Don Orione, ha
partecipato anche il Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, che dal 14 al
18 gennaio prossimi sarà a Città del Messico per un incontro mondiale proprio su questo
tema: “La famiglia formatrice di valori umani e cristiani”. Il porporato, nel suo
intervento, ha posto l’accento sul primo e indispensabile compito della Chiesa: pregare
il Signore perché doni alle famiglie l’unità e l’amore necessari per portare a compimento
la funzione educatrice che le caratterizza. Anche per questo il luogo scelto per la
veglia di preghiera è stato il presepe: la rappresentazione della Santa Famiglia di
Nazareth, cui ogni famiglia cristiana guarda come modello e sostegno nella propria
missione. “La famiglia, infatti, riflette la vita stessa di Dio, della Ss. Trinità
e la famiglia è chiamata a essere espressione vivente dell’amore di Dio – ha ricordato
Bertone – ma l’esperienza dell’amore non è semplice. Esige un allenamento costante,
una pazienza che non si scoraggia mai; domanda qualcosa di eroico: la perseveranza
e, quando è necessario, il perdono. Cosa sarebbe la vita coniugale senza un amore
fedele che sa giungere fino al perdono? Chi perdona permette anche a chi è perdonato
di scoprire la grandezza infinita del perdono di Dio”. In conclusione, il Segretario
di Stato ha richiamato un passo del messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale
della Pace dello scorso anno, dedicata al tema ‘Famiglia umana, comunità di pace’:
“Occorre dire il proprio sì alla vocazione che Dio ha inscritto nella stessa natura
di ogni famiglia, anzi, di ogni persona umana”.