Nota dei vescovi del Paraguay su presunte divisioni interne
“Riuniti in assemblea straordinaria, in un clima di preghiera ed invocazione dello
Spirito Santo, i vescovi della Conferenza episcopale paraguaina nel pomeriggio di
ieri hanno dialogato in maniera franca, fraterna ed ecclesiale con frutti buoni ed
evangelici”. Così si apre un comunicato reso pubblico ieri al termine della plenaria
episcopale. “Abbiamo analizzato gli ultimi avvenimenti che tutti hanno potuto conoscere
tramite la stampa sui problemi sorti nella diocesi di Ciudad del Este”, si legge nel
documento che prosegue: “Riconosciamo le difficoltà che esistono nella nostra Chiesa,
e alla luce del Vangelo, degli insegnamenti del Vaticano II e del magistero del Santo
Padre, siamo disposti ad assumerle. Come afferma Sant'Ireneo nel sec. II: 'Non si
redime se non ciò che si assume'. Quindi, per la tranquillità di tutti i fedeli, preoccupati
di fronte a questi fatti, vogliamo ribadire la scelta che abbiamo fatta con il piano
per l’Azione pastorale della Chiesa in Paraguay e che concerne la comunione ecclesiale
e la coerenza di vita, cominciando in primo luogo da noi stessi, pastori”. Rivolgendosi
direttamente al popolo del Paraguay e in particolare ai cristiani, i presuli, chiedono
alle loro comunità “che li accompagnino in questo cammino di ricerca della convergenza
e della convivenza che i vescovi hanno deciso”. “Vogliamo seguire gli orientamenti
della Chiesa per rinforzare la collegialità episcopale, in comunione con la Santa
Sede e con tutto il Popolo di Dio, che pellegrina sotto la nostra guida pastorale.
Vogliamo essere discepoli e missionari di Gesù Cristo affinché il nostro Popolo in
Lui abbia la vita in abbondanza”. “Invochiamo - concludono i vescovi paraguaini -
la protezione della nostra Madre Santissima di Caacupé così come l’intercessione del
primo santo paraguaiano, Roque González de Santa Cruz”. (A cura diLuis
Badilla)