Il fenomeno dell’emigrazione all’estero di una parte consistente di lavoratori filippini
è destinato a permanere nonostante gli effetti negativi delle crisi economica mondiale.
È quanto sostiene mons. Precioso D. Cantillas, vescovo di Maasin, parlando a nome
della Commissione episcopale per i migranti e gli itineranti della Conferenza dei
vescovi cattolici delle Filippine. Il presule, in una intervista ha dichiarato che,
come evidenziato durante il Global forum sulle migrazioni e lo sviluppo tenutosi a
Manila lo scorso autunno, nel contesto economico attuale “le migrazioni rappresentano
anche un fattore di sviluppo”. Il vescovo ha anche sottolineato che è necessario che
siano protetti i valori dell’individuo e quelli che riguardano più in generale la
dignità umana. Tra i tanti compiti della Chiesa cattolica delle Filippine, c’è anche
quello della cura spirituale dei lavoratori migranti sia presso le sedi estere, sia
nel momento del loro ritorno in patria. In questa Nazione è molto diffuso il fenomeno
delle famiglie divise e dell’abbandono dei minori a causa delle prolungata assenza
dei genitori, impegnati a lavorare oltreoceano. La Chiese filippina offre ai migranti
strutture per assistenza spirituale e protezione dagli abusi. (V. V.)