2008-12-29 15:28:18

Messaggio di Bartolomeo I per il Natale "unica realtà contro le falsità e le illusioni"


Le feste del Natale sono “l’unica risposta ai mali che affliggono il mondo”, schiacciato dalle falsità del mondo finanziario e dalle illusioni con cui vengono nutriti i giovani, vere e proprie “divinità secolarizzate”, “smentite” dalla storia. È quanto afferma Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli, nel suo Messaggio natalizio inviato a tutto il mondo, ripreso dall'agenzia AsiaNews. “La nascita del nostro Signore – sottolinea nel Messaggio il patriarca - non ci promette una beata chimera o una astratta eternità, ma ci offre la possibilità della nostra partecipazione alla vita divina. In un mondo in piena crisi e confusione, queste parole intrise di verità suonano strane. Le speranze della maggior parte degli uomini, basate per lo più su verità e divinità secolarizzate, sono state smentite e umiliate. La personalità umana è stata schiacciata dalle statistiche, i sondaggi, i computer e la finanza: cose prive di contenuti. La natura viene continuamente offesa e l’ambiente soffre; i giovani sono stati illusi e si stanno ribellando, protestando per le ingiustizie del presente e l’incertezza del loro futuro. Un velo di buio avvolge il nostro pianeta e si ha l’impressione che si voglia nascondere il messaggio che viene da Betlemme”. “La Chiesa però - afferma Bartolomeo I - richiama tutti ad una più saggia riconsiderazione di tutto e ad una rivalutazione delle priorità che bisogna dare alla nostra vita, nel rispetto della persona e di Dio. E non smetterà mai di denunciare con voce forte, grazie anche alla sua millenaria esperienza, che il Bambino nato nel presepe di Betlemme è l’unica speranza per tutti, è la Parola e il compimento della vita, è la liberazione mandata dal nostro Dio per tutto il Suo popolo”. “L’incarnazione del Figlio di Dio – precisa il patriarca ecumenico – non è un fatto simbolico, come le incarnazioni professate da varie mitologie, ma è una realtà storica avvenuta in un momento storico ben definito. Questo fatto, l’incarnazione della Parola, ci dà la possibilità di superare i nostri limiti, non nel senso di un raggiungimento delle virtù , come proclamato dai filosofi greci, né con la serenità professata dal buddismo o da altri elementi di spiritualità orientali, quali il Karma o le reincarnazioni”. (R.P.)







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