2008-12-27 15:41:14

Messaggio dei vescovi messicani sulle gravi sfide del Paese


"Ci fa soffrire nella nostra carne la situazione del Messico, Paese ferito e disincantato, di fronte ai problemi dell'insicurezza", scrivono i vescovi messicani nel loro messaggio di Natale letto in tutte le chiese, anche in quelle di Ciudad Juárez dove la Messa è stata anticipata al primo pomeriggio del 24 come misura precauzionale di fronte a gravi atti di violenza. In questa località, confinante con quella statunitense di El Paso, le persone uccise sono già 1.500 dall'inizio dell'anno. "Viviamo un vero cambiamento epocale che comporta grandi problemi, ma anche grandi opportunità per la costruzione del Regno di Dio", scrivono i presuli messicani invitando a cercare coraggio nella fede: “è l’ora per prendere quella decisione che cambierà ogni cosa. Cercare Gesù e chiedere allo Spirito Santo l’aiuto per incontrare il Messia. (…) Coloro che accettano di vivere secondo il Vangelo, rilevano i presuli, avranno pace per la propria anima, forza per affrontare i problemi, speranza di fronte al dolore e vigore per alzarsi da ogni sconfitta: in una sola parola, avranno vita eterna”. L’episcopato messicano ringrazia il Presidente della Repubblica Felipe Calderón Hinojosa per gli sforzi compiuti “nella lotta contro il narcotraffico e il crimine organizzato” e per il coraggio di riconoscere e combattere “la corruzione che si annida nei più insospettabili ambiti dello Stato”. Secondo i presuli è “necessario e conveniente” un patto unitario nazionale tra il governo federale, le autorità dei singoli stati e i partiti politici per “sradicare il degrado dei servitori pubblici”. Sottolineando la loro vicinanza ai “patimenti della società messicana” i presuli ricordano che a minacciare la nazione sono soprattutto “sequestri, carceri sovraffollate, corruzione generalizzata, fame ed emarginazione, disintegrazione familiare, arretratezza nel campo educativo, inefficienza della giustizia, narcotraffico, violazione dei diritti umani e criminalità organizzata”. Problematiche che indicano “una grave mancanza di coscienza personale e sociale di fronte all’inalienabile dignità della persona umana in tutti le fasi della sua vita”. A Natale i vescovi invitano a “vedere con Gesù oltre il buio” ed evidenziano “fra tante avversità la crescita dei laici che desiderano impegnarsi nell’apostolato cristiano”. Il laicato cattolico – spiegano - ha una missione unica: discernere e operare per creare il consenso capace di edificare strutture giuste a partire della difesa dell’intangibilità “della vita e della famiglia”. Infine, l’episcopato messicano ripete: "noi vescovi rinnoviamo il nostro impegno in favore del più alto riconoscimento e della promozione più attiva possibile del protagonismo dei fedeli laici nella chiesa e nella società, in particolare per quanto riguarda la partecipazione civica e politica”. (L.B.)







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