Vescovi australiani con il governo per la sicurezza nelle reti informatiche
Su Internet conta più la sicurezza che la velocità. Questo il punto di vista della
Conferenza episcopale australiana. Mons. Peter William Ingham, presidente dei vescovi,
ha dichiarato che bisognerebbe sostenere il Governo federale nella sua iniziativa
di porre filtri ai provider di servizi di Internet (ISP), visto che l'Australia è
dietro ad altri Paesi in quanto a sicurezza. In molti casi, osserva, gli stessi provider
“hanno iniziato a porre filtri, per rispondere alle aspettative della comunità, perché
il materiale illegale o dannoso per i bambini non dovrebbe essere accessibile in Internet”.
Il presule, rende noto l’agenzia Zenit, ha espresso il suo disaccordo nei confronti
del principale provider di Internet in Australia: Telstra, che ha annunciato che non
parteciperà ai test di filtraggio promossi dal Governo federale. “Le argomentazioni
per cui, con il filtro del web, verrebbero infrante le libertà civili sono assolutamente
spurie - aggiunge mons. Ingham - visto che la proposta governativa vuole semplicemente
assicurare che il materiale accessibile in Internet sia in linea con le restrizioni
già stabilite per DVD e altre pubblicazioni”. “La pornografia di ogni tipo danneggia
la dignità umana e spesso degrada le donne – denuncia –. La ricerca mostra che la
pornografia sulla rete è sempre più dannosa per le coppie e le relazioni. In particolare,
ogni genitore sa che molto del materiale pornografico che si può trovare in Internet
non dovrebbe essere accessibile ai bambini”. (V.V.)