2008-12-26 14:51:49

Natale in Cile e Argentina: appello alla solidarietà dei cardinali Errázuriz e Bergoglio


“La speranza è un virtù piccola, pudica e umile che sceglie il presepe per manifestarsi". E’ quanto ha detto il cardinale Jorge Mario Bergoglio nella Santa Messa della notte di Natale nella cattedrale di Buenos Aires. Nella sua omelia, il porporato ha poi sottolineato l'importanza e l'urgenza di "recuperare questa speranza sia nella vita personale sia in quella comunitaria". Ricordando le molte difficoltà della vita quotidiana e l’incertezza del futuro, l'arcivescovo di Buenos Aires ha espresso l’auspicio che la festa della Natività aiuti a “recuperare capacità di sorprendersi davanti alle meraviglie del Signore” per “rendere possibile così il ritorno tra noi della gioia della speranza”. Rivolgendosi a migliaia di fedeli presenti alla “Misa del Gallo”, come viene chiamata in America Latina la Santa Messa della Mezzanotte in ricordo di una secolare tradizione - il canto di un gallo annunciò per primo la nascita del Redentore -, il cardinale Bergoglio ha ricordato che “tutti siamo chiamati a rendere conto della nostra speranza” e perciò in occasione di questa festa solenne “ci dobbiamo chiedere: dov’è la mia speranza, quanto è grande o piccola, quanto è in grado di includere l’altro?”. Paragonando la forza di questa speranza “all’ancora buttata sul fondo delle acque” il porporato ha ricordato che “ci aiuta a tirare la barca a riva” e a restare “fermi e sereni in mezzo alla tempesta” per poter dirci, come Maria nella mangiatoia contemplando il suo Figlio divino: “Ecco la nostra vera speranza”. Le riflessioni dell’arcivescovo di Buenos Aires, nella notte di Natale, hanno ribadito quanto detto nel suo messaggio televisivo nel quale aveva parlato dell’urgenza, oggi più che mai, di aprire il cuore “alle verità del Salvatore che ci ricorda che nulla è perduto se in noi entra l’amore di Gesù”. Intanto, come ogni anno, nella capitale argentina in decine di chiese - Nostra Signora della Mercede, San Pietro, La Boca, Nostra Signora del Carmine, San Pedro González Telmo, ecc. - decine di volontari hanno offerto un pasto natalizio a coloro che vivono per strada: bambini orfani, disoccupati e cittadini in difficoltà economiche. A Santiago del Cile - Paese fratello con il quale pochi giorni fa i due popoli cileno e argentino hanno ricordato il 30. mo anniversario della mediazione di Giovanni Paolo II che evitò la guerra - l’arcivescovo della capitale, cardinale Francisco Javier Errázuriz, durante la Messa di Mezzanotte ha lanciato un forte appello “alla solidarietà e alla condivisione alle quali ci chiama costantemente Papa Benedetto XVI”. Per il porporato “occorre seminare fiducia e responsabilità”, in particolare da parte della politica “alle prese con decisioni importanti per tutti i cittadini”. Il Natale, che rinnova “in ciascuno di noi l’evento straordinario dell’Incarnazione”, deve ricordare a tutti il dovere “della responsabilità e del rispetto reciproco” ha sottolineato il cardinale, citando i prossimi appuntamenti elettorali del 2009 quando saranno scelte le più altre cariche dello Stato. “A Betlemme ha fatto irruzione nella nostra storia l’Amore di Dio” ha aggiunto il porporato, citando poi San Paolo che ci ricorda che quando eravamo "insensati, disobbedienti, traviati, schiavi si sono manifestate la bontà di Dio, Salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini”. È ora di “aprire il nostro spirito alla luce che da Betlemme ci illumina (…) poiché ci aiuta a scoprire chi siamo e come possiamo accoglierci reciprocamente (…) che ci insegna sentimenti e atteggiamenti solidali (…) che ci comunica lo spirito giusto per la vita familiare e nazionale come momento di benevolenza e amicizia”. È ciò quello che Dio vuole di noi, ha concluso il cardinale Errázuriz, “ma noi tutti dobbiamo collaborare con Lui”. (A cura di Luis Badilla)







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