Afghanistan: cresce il risentimento della popolazione contro le truppe straniere
"Gli attacchi aerei, che spesso causano morti tra i civili e le irruzioni notturne
nelle abitazioni hanno provocato il risentimento della popolazione contro le truppe
straniere e le forze di sicurezza afgane. Hanno anche minato la fiducia nei confronti
delle istituzioni". Lo afferma un rapporto della Commissione indipendente afghana
per i diritti umani (Aihrc) diffuso ieri a Kabul. “Le famiglie – si legge nel dossier
dal titolo ‘Dalla speranza alla paura’- vedono i loro parenti uccisi o feriti, le
loro case o altre proprietà distrutte, e subiscono irruzioni in casa nella notte senza
una giustificazione apparente o autorizzazione legale”. ‘“Spesso non sanno chi ha
commesso queste azioni e per quale motivo”, prosegue il documento. “Per quanto ne
sanno e l’impressione che ne hanno, i responsabili non sono mai puniti, né si interviene
per impedire che commettano ancora questi atti”. Nel rapporto si denunciano “comportamenti
abusivi” e “azioni violente” nelle irruzioni notturne che, secondo le conclusioni
della commissione, sono fatte sulla base di informazioni non attendibili o erronee.
Gli attacchi aerei, che secondo l’Onu sono responsabili del 25% delle morti tra i
civili, per la Aihrc sono sintomatici dell’uso eccessivo della forza. “Ignorare il
danno arrecato ai civili e la mancanza di trasparenza e di indagini pubbliche – si
legge nel rapporto ripreso dalla Misna - hanno contribuito all’immagine che alle forze
internazionali non interessa se le loro azioni provocano danni alla popolazione”.
“In un conflitto come quello in Afghanistan, dove metà della battaglia è assicurasi
che la popolazione non inizi a sostenere gli insorti, o almeno che non smetta di dare
il suo appoggio alle forze governative, ha la sua importanza la percezione pubblica
su supposte violazioni e abusi”. Il presidente Hamid Karzai ha più volte criticato
il ricorso eccessivo ai bombardamenti aerei che mettono a rischio la vita dei civili.
Ieri si è recato in una cittadina nella provincia di Khost per partecipare ad una
commemorazione funebre per un uomo, sua moglie e la nipote di 14 anni morti durante
un attacco aereo la notte del 17 dicembre; fonti militari americane hanno riferito
che l’attacco intendeva colpire “individui non identificati con legami con al Qaida”.
Ieri Karzai ha chiesto espressamente all’ammiraglio Michael Mullen, capo dello Stato
maggiore americano, di aprire un’indagine. (A.L.)