Tradizionale scambio di auguri natalizi alla Radio Vaticana
La famiglia della Radio Vaticana si è riunita oggi per il tradizionale scambio degli
auguri partecipando nella Cappella dell'Annunciazione a una Santa Messa in preparazione
del Natale. Durante la Messa, padre Richard Mjigwa, sacerdote della Tanzania, del
programma Inglese- Africa della nostra emittente, ha detto che il Natale è evento
centrale della fede cristiana: il Verbo si è incarnato diventando “Parola vivente”
e “ponte” tra i popoli. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
(canto)
Nella
famiglia della Radio Vaticana, ognuno con il proprio ruolo al servizio del Santo Padre,
è “missionario e servitore” della Parola. Non è servitore della voce che arriva all’udito
- ha spiegato padre Mjigwa - ma della “Parola che edifica il cuore”. Chi è impegnato
a diffondere questo messaggio di Salvezza - ha aggiunto - ha bisogno di coraggio per
essere fedele alla Verità, creatività nella relazione con le tecnologie e pazienza
verso se stesso e gli altri. Padre Mjigwa ha poi ricordato le sofferenze e le speranze
dell’Africa, dove la Chiesa è chiamata ad essere “sale” per guarire le ferite provocate
dalla discordia e ad essere “luce” per contribuire alla libertà e alla pace:
“Sopra
le nubi della sofferenza, della guerra, della malattia, della fame e della miseria
che colpisce l’Africa, spunta il sorriso di Dio che diventa speranza, gloria, pace,
amore, solidarietà, riconciliazione e perdono”.
Di sorrisi che diventano
speranza ha parlato, dopo la Santa Messa, il nostro collega Alessandro Gisotti, che
ha raccontato la storia di Lisa, una bambina ucraina nata senza bocca ed operata in
Italia grazie all’interessamento, tra gli altri, anche della nostra emittente:
“Questo
destino apparentemente segnato è stato invertito grazie anche a un 'domino di speranza'
che ha fatto cadere una tessera dopo l'altra". Alido Brinzaglia
della direzione tecnica ha inoltre proposto una panoramica sulla radio sotto diversi
aspetti, sottolineando in particolare il contributo delle varie innovazioni tecnologiche.
Padre Federico Lombardi, direttore della Radio Vaticana, ha ricordato infine
la missione dell’emittente pontificia al servizio della Chiesa e del Santo Padre:
“Cerchiamo
di continuare a collaborare perché il suo ministero sia accolto, sia capito, sia ben
accetto da tutti i popoli della terra che noi, in certo senso, rappresentiamo e a
cui parliamo. Siamo dei lavoratori della Buona Notizia: questo è il nostro servizio,
di cui c’è tanto bisogno e che tutti, in fondo, aspettano, molto profondamente, nella
loro anima”.