Filippine: le diverse comunità religiose unite per un Natale di pace a Mindanao
Leader religiosi cristiani e musulmani, giovani, professori ed accademici, docenti
della scuole, operatori sociali, catechisti: tutti uniti per offrire una speranza
di pace alla travagliata isola di Mindanao, nelle Filippine del Sud, in occasione
del Natale. E’ il desiderio espresso nell’incontro interreligioso della società civile
dell’isola, che si è concluso oggi, nella città di Davao, patrocinato dal “Bishop-Ulama
Forum”, organizzazione che riunisce vescovi cristiani e ulama musulmani, nata nel
1996. Dopo tre giorni intensi di consultazione e dibattito, di ascolto di più voci
delle diverse comunità religiose e di organizzazioni che operano a Mindanao – riferisce
l’agenzia Fides - tutti hanno concordato sulla necessità di uno sforzo comune per
ricostruire l’armonia interreligiosa e sociale sull’isola. L’assemblea ha chiesto
una pronta ripresa dei negoziati di pace fra governo e gruppi di guerriglieri musulmani,
dopo l’abbandono delle trattative avvenuto in agosto scorso e il riacutizzarsi del
conflitto militare che tanti disagi sta creando alla popolazione civile, specialmente
nell’estremo sud dell’isola e nell’arcipelago delle Sulu, la corona di isolette nei
pressi di Mindanao. Lo strumento principale individuato dall’assemblea è stato il
dialogo, come base di ogni relazione umana, della reciproca conoscenza, del chiarimento
delle proprie e altrui motivazioni ed esigenze. Cristiani, musulmani, indigeni lumads,
presenti all’incontro di Davao hanno espresso la buona volontà di “mettersi in discussione
e di entrare in empatia con le altre comunità”, per promuovere riconciliazione e pace.
La festività cristiana del Natale può essere un’occasione di fraternità e di pace
a Mindanao: “A Natale tacciano le armi”, ha esortato l’assemblea, chiedendo una tregua
nei combattimenti. Fra le iniziative opportune e necessarie per costruire il dialogo
e la pace a Mindanao, tutti hanno chiesto più frequenti incontri di confronto e di
preghiera, per affidare a Dio le sorti di Mindanao e riportare l’attenzione sui valori
spirituali, che possono sciogliere i cuori e creare solidarietà e fratellanza. Questo
atteggiamento va costruito ad ogni livello: nelle scuole, nei villaggi, nelle comunità,
nelle diverse province e regioni. (R.P.)