Il parroco di Gaza: “Questo sarà un Natale triste”
“Quello che attende la piccola comunità cristiana di Gaza sarà un Natale triste segnato
dalle lacrime dei bambini. Il blocco israeliano non ha permesso loro di preparare
addobbi e luminarie. Non abbiamo infatti carta, colori e luci, non abbiamo alberi
da addobbare, molti sono stati tagliati per usi domestici. Le famiglie non hanno denaro
e non possono comprare piccoli doni ai loro figli”. È un quadro desolante quello che
padre Manawel Musallam, parroco di Gaza, traccia al Sir parlando del prossimo Natale
nella Striscia. Nonostante ciò, afferma: “cercheremo di onorare la nascita di Gesù
nella gioia”. Il Natale a Gaza avrà il suo fulcro nella Messa di mezzanotte che si
terrà nei locali della scuola della santa Famiglia che può contenere oltre 250 fedeli.
“Non so quanti fedeli parteciperanno a questa veglia – spiega il parroco - ma se Israele
concederà dei permessi per uscire da Gaza molti andranno a Betlemme”. È stato anche
predisposto un servizio navetta che preleverà i fedeli che vorranno partecipare e
li porterà nella scuola dove sarà celebrata la Messa. “In questo modo molti supereranno
la paura di muoversi da soli di notte nella Striscia”, ha detto il religioso. “Chiedo
a tutti i giovani cristiani del mondo – conclude padre Musallam - di inserire nella
preghiera dei fedeli di Natale, un ricordo speciale per Gaza affinché la pace e la
riconciliazione tornino a splendere su questa striscia di terra”. (V.V.)