Immagine e annunzio: l'editoriale di padre Lombardi
Diffondere la speranza cristiana attraverso le immagini: è l’esortazione che il Papa
ha rivolto ai dipendenti del Centro Televisivo Vaticano, ricevuti nei giorni scorsi.
Un avvenimento che offre l’occasione al nostro direttore e direttore del Ctv, padre
Federico Lombardi, di soffermarsi sul rapporto tra immagine e annuncio della Salvezza.
Ascoltiamo:
Nel tempo
di Natale comprendiamo in modo particolarmente profondo il rapporto fra l’immagine
e l’annuncio della salvezza. Il Figlio di Dio incarnato è infatti l’immagine del Dio
invisibile, e il Nuovo Testamento - come leggiamo nella prima Lettera di Giovanni
– narra ciò che “abbiamo veduto con i nostri occhi”. In tutta la storia l’immagine
è stata posta a servizio dell’annuncio cristiano, dalle prime pitture delle catacombe,
agli immensi cicli di affreschi e alle vetrate delle cattedrali per l’istruzione e
la preghiera del popolo, alla stampa delle incisioni a soggetto evangelico utilizzate
a volte anche dai missionari…fino ai nostri tempi in cui la fotografia e la televisione
hanno dato origine a una vera cultura o civiltà dell’immagine.
La
missione della Chiesa è annuncio del Vangelo, è comunicazione, non può quindi prescindere
oggi dall’uso dell’immagine e specificamente anche della televisione. Venticinque
anni fa, Giovanni Paolo II decideva di dotare la Santa Sede di un proprio strumento
televisivo e fondava il Centro Televisivo Vaticano, piccola struttura, ma con l’impegnativa
missione di “contribuire all’annuncio universale del Vangelo utilizzando gli strumenti
e i linguaggi tipici della comunicazione televisiva”. Questo il CTV cerca di fare,
seguendo giorno per giorno il servizio ecclesiale del Santo Padre e le grandi celebrazioni
liturgiche al centro della cristianità. Benedetto XVI ha voluto rinnovargli la sua
fiducia incoraggiandolo a collaborare con tutti coloro che operano nel vasto mondo
delle comunicazioni sociali con lo stesso spirito. Televisione per la Chiesa e per
il Vangelo.