2008-12-17 16:03:50

Rapporto sulla salute materno-infantile in Europa


E’ stato presentato nei giorni scorsi presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù il rapporto sulla salute materno-infantile  (dalla gravidanza al primo anno di vita) in Europa. Lo studio riporta i risultati di quattro importanti progetti finanziati dalla Commissione Europea: Euro-Peristat, che ha sviluppato gli indicatori per il monitoraggio e ha coordinato l’analisi dei dati; Euroneostat, che riguarda i nati pretermine ricoverati in terapia intensiva neonatale; Eurocat e SCPE, che monitorizzano rispettivamente le malformazioni congenite e le paralisi cerebrali. Per la prima volta è disponibile un quadro completo e dettagliato che integra risultati provenienti da fonti diverse: dati correnti, sia di tipo anagrafico che sanitario e gestionale, e risultati di progetti specifici. Il rapporto è il frutto della collaborazione di un ampio gruppo internazionale di epidemiologi, biostatistici e  clinici, coordinato dall’Institut national de la santé et de la recherche médicale di Parigi (Francia). In Italia, Euro-Peristat è stato coordinato dall’Ospedale Pediatrico  Bambino Gesù in collaborazione con l’ISTAT. Sono stati analizzati in maniera comparativa in 26 Paesi europei, una trentina di indicatori chiave riferiti all’anno 2004 e raggruppati in 4 aree principali: salute feto-neonatale e infantile; Salute materna; Caratteristiche delle popolazioni e distribuzione dei fattori di rischio. Il quadro offerto dal rapporto di Euro-Peristat è composito. Non esiste alcun Paese che occupi sempre la migliore posizione per tutti gli indicatori. Tutti hanno punti di forza e punti su cui vi è necessità di miglioramento. Cercare di comprendere le ragioni di questa variabilità rappresenta il primo passo per formulare interventi efficaci di prevenzione. E’ però vero che per molti indicatori di esito perinatale i Paesi scandinavi mostrano i risultati più brillanti, mentre quelli dell’Europa orientale si trovano spesso all’altro estremo. L’Italia occupa una posizione nel complesso buona, in linea con quelle degli altri Paesi occidentali, per la maggior parte degli indicatori di salute analizzati. Il rapporto Europeo è integralmente disponibile all’indirizzo www.europeristat.com (A.L.)







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