2008-12-16 14:15:44

Il cardinale Bertone in visita all’Ospedale romano Bambino Gesù sottolinea l’autentico significato del Natale, evento centrale della nostra Salvezza


“Natale non è la sagra delle luminarie e il commercio dei doni”: è quanto sottolineato stamani dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, in occasione della visita natalizia all’Ospedale pediatrico romano “Bambin Gesù”. Il Natale, ha detto ancora il porporato, è la memoria dell’evento centrale della nostra Salvezza: il Figlio di Dio si è fatto uomo nel grembo di Maria. Sulla tradizionale visita natalizia del cardinale Bertone, il servizio dell’inviato del quotidiano “Avvenire”, Mimmo Muolo:RealAudioMP3

“Una breve, ma intensa riunione di famiglia”: così, il cardinale Tarcisio Bertone ha definito la sua visita di stamani all’ospedale Bambino Gesù. Come ogni anno, in questo periodo, il segretario di Stato vaticano si è recato nella struttura sanitaria ai piedi del Gianicolo, portando gli auguri del Papa, che - ha sottolineato rivolgendosi a medici e infermieri - “segue con affetto il vostro lavoro e le importanti attività che l’ospedale porta avanti con coraggio e generosità”. E in effetti, c'era un'atmosfera di famiglia con tanto di banda musicale e brani natalizi.

 
Ricevuto all’arrivo dal presidente dell’ospedale, Giuseppe Profiti - per il quale il rapporto con il Papa e la Santa Sede è stato definito un valore aggiunto per l'Ospedale Bambino Gesù - il cardinale si è fermato dapprima nella ludoteca, salutando alcuni piccoli degenti e i loro genitori, poi è salito nell’aula magna dove lo attendevano un centinaio di dipendenti. “A Natale tutti diventiamo bambini”, ha detto citando Paolo VI. “Natale, infatti, non è la sagra - ha aggiunto - delle luminarie e il commercio dei doni. Il Natale cristiano è la memoria che si rinnova dell’evento centrale della nostra salvezza: Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è venuto per liberarci dalla lebbra del peccato, dalla droga dell’egoismo, dal tunnel buio e freddo della morte”. Di qui l’augurio con cui il segretario di Stato si è congedato. “Continuate a lavorare - ha raccomandato - non solo con riconosciuta professionalità, ma anche con uno spiccato senso di umanità, di comprensione, di amicizia e di amore”.







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