2008-12-15 15:26:40

Myanmar: l'opera della Caritas per gli aiuti umanitari e la ricostruzione


“La vita ricomincia, anche grazie ai volontari cristiani. La Caritas fa del suo meglio, porta conforto e aiuta tutti, prepara i progetti di ricostruzione”: è quanto dichiara all’agenzia Fides Joseph Hang Khan Pau, un laico cattolico che è direttore nazionale di “Karuna” (Caritas Myanmar), raccontando la situazione a circa sei mesi dal passaggio del ciclone Nargis, abbattutosi sul Myanmar nel maggio scorso, provocando circa 115-200.000 morti e oltre 2 milioni di sfollati. Il direttore, presente in Vaticano per un seminario della Caritas Internationalis, ha ricordato che le diocesi più colpite sono state quelle di Yangon e Pathein, dove si è concentrata l’opera delle Ong (entrate nel paese dopo un primo divieto del governo), fra le quali è attiva la Caritas Myanmar: grazie agli aiuti dei partner internazionali e alla presenza capillare nel territorio, si portano aiuti a tutta la popolazione, senza distinzioni di fede, etnia, condizione sociali. Hang Khan Pau riferisce a Fides che “i beni di prima necessità, come cibo, acqua, coperte, hanno raggiunto quasi tutti i sopravvissuti a Nargis. In alcune aree più isolate vi sono ancora delle difficoltà: la gente soffre molto per le conseguenze del ciclone, che ha distrutto la vita, le case, i mezzi di sostentamento. Spesso sono i nostri volontari a spingersi nei villaggi più isolati, non raggiunti dai flussi di aiuti dello stato o delle Ong. La Caritas in molte aree sta provvedendo alla ricostruzione delle case e a risanare i pozzi per l’acqua”. “Va detto che vi sono due modalità di portare aiuti umanitari nel post-Nargis”, sottolinea il direttore. “Da un lato c’è l’aiuto condotto ufficialmente, con i permessi del governo che riconosce il lavoro umanitario. Un secondo modo – che è quello maggiormente utilizzato dalla Chiesa – è la solidarietà porta a porta, la prossimità espressa da tutte le comunità, senza etichette ufficiali. Come Caritas vogliamo andare incontro a Gesù Cristo presente nel povero e nel sofferente. Siamo divenuti un collettore per gli aiuti, grazie alla mobilitazione della Caritas Internationalis e dei nostri partner all’estero”. (R.P.)







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