2008-12-15 15:33:02

Consegnato a Montecitorio il Premio Pellegrino di Pace ad Ingrid Betancourt


“La comunità internazionale” deve “continuare a sostenere gli sforzi del popolo colombiano per uscire dalla crisi, liberarsi dall’abbraccio mortale della criminalità e del terrorismo e quindi vivere pacificamente e democraticamente”. Così in Italia, il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, durante la consegna - stamane a Montecitorio - del Premio 'Pellegrino di pace' 2008 ad Ingrid Betancourt. Un ambito riconoscimento, giunto alla XX edizione, che il Centro internazionale per la pace fra i popoli di Assisi assegna ogni anno ad una persona che abbia lavorato con opera straordinaria al fine di favorire l’amicizia e la solidarietà fra i popoli. “Quel che dobbiamo promettere ad Ingrid Betancourt – ha sottolineato Gianfranco Fini - è che la Colombia non esca dalle prime pagine dei giornali, non venga trascurata dall’attenzione dell’opinione pubblica mondiale, dopo che il suo dramma personale ha cessato di fare notizia”. Questa vicenda drammatica – ha proseguito il presidente della Camera - ha infatti dato occasione ad una rinnovata solidarietà tra l’Europa e l’America Latina che ha trovato espressione nella comune mobilitazione umanitaria, che ora non deve disperdersi nella soluzione del caso individuale. Sarebbe ingiusto – ha aggiunto - verso i nostri popoli, oltre che nei confronti della sofferenza della sua protagonista”. Tracciando il profilo della signora Betancourt, il presidente Fini ne ha elogiato la “straordinaria forza interiore” grazie alla quale è riuscita “a mantenere integra la sua libertà di pensiero e la speranza nel futuro”, nei lunghi anni di detenzione, esprimendo “un grande bisogno di spiritualità”, colmato durante la prigionia con la lettura della Bibbia, “un tesoro - secondo le sue parole - che non conosciamo, che lungi dall’essere un grosso libro polveroso contiene invece tutte le risposte”. Il presidente Fini ha ringraziato infine il Centro di Assisi, giunto al suo trentesimo anno di attività, “per aver offerto l’occasione di accogliere nella sede parlamentare Ingrid Betancourt, reduce da un intenso viaggio in cui ha toccato otto capitali latino-americane, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le classi dirigenti circa la necessità di lavorare per il rilascio di tutti gli altri ostaggi ancora in mano alla guerriglia colombiana”. (A cura di Roberta Gisotti)







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